Pubblicato il 30 ottobre 2012, nella seduta n. 825
VITA , ADAMO , BASSOLI , BOSONE , CERUTI , FONTANA , GALPERTI , GARAVAGLIA Mariapia , MAZZUCONI , ROILO , ROSSI Paolo , RUSCONI , VIMERCATI - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
nei giorni scorsi la Gruner-Jahr/Mondadori, joint venture paritetica tra Mondadori e la tedesca Gruner-Jahr, gruppo Bertelsmann, ha presentato un piano di ristrutturazione aziendale che prevede la chiusura di 8 riviste del gruppo: "Focus extra", "Focus domande e risposte", "Focus brain trainer", "Wars", "Biografie", "Jack", "Geo" e "Focus wild";
il piano di ristrutturazione si traduce di fatto nel taglio di 60 posti di lavoro (36 giornalisti e 24 ventiquattro grafici editoriali) su 120 dipendenti;
la strategia di rilancio della casa editrice prevede il rafforzamento del marchio Focus e l'introduzione di un nuovo sistema editoriale capace di produrre versioni multimediali in grado di sviluppare la diversificazione dei marchi;
in tale modo si impedirebbe anche qualsiasi possibilità di ricollocazione lavorativa;
secondo le prime valutazioni della Federazione nazionale della stampa, l'iniziativa adottata da Gruner-Jahr/Mondadori è da intendersi come uno "squillo di tromba" a cui presto altre realtà editoriali potrebbero rispondere adottando iniziative analoghe;
considerato che, a giudizio degli interroganti, la chiusura immediata delle 8 riviste Focus non ha alcun fondamento economico in quanto per diversi anni i periodici hanno reso alla casa editrice centinaia di migliaia di euro e nel 2011 l'utile netto è stato pari a 4 milioni di euro; inoltre, la ristrutturazione viene chiesta dopo 2 anni di contratto di solidarietà pagato dai giornalisti e sulla base di una previsione di chiusura per l'anno 2012 con un utile netto pari a zero,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza del piano di ristrutturazione aziendale e delle reali motivazioni che hanno spinto il gruppo Gruner-Jahr/Mondadori a prevederlo;
se condivida la politica aziendale del gruppo;
quali iniziative di competenza intenda adottare in considerazione dei pesanti effetti che siffatta ristrutturazione aziendale produrrebbe a livello occupazionale all'interno sia della stessa azienda sia delle altre realtà editoriali che operano nel Paese.