Pubblicato il 18 ottobre 2012, nella seduta n. 817
SPADONI URBANI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
il contributo richiesto dalla legge di stabilità agli enti previdenziali e assistenziali (Inps - Inpdap, Inail e altri) ammonta a 300 milioni di euro che si aggiungono a quelli previsti dalle precedenti manovre e dai processi di riorganizzazione interna;
il taglio dovrebbe riguardare le risorse pari allo 0,1 per cento delle entrate previste dall'articolo 18 della legge n. 88 del 1989;
la citata legge n. 88 del 1989 consente di destinare alla remunerazione dei progetti speciali risorse fino allo 0,1 per cento delle entrate degli enti; si tratta di progetti finalizzati alla realizzazione di programmi per la lotta e il recupero delle omissioni ed evasioni contributive, che di fatto hanno permesso, in oltre venti anni, di dare aumenti ai lavoratori in proporzione al monte contributivo generale;
l'Inps dovrebbe avere in cassa 285 milioni di euro quali risorse pronte per i progetti speciali; vi sarebbe poi l'Inpdap, confluito nell'Inps (ma le cui casse dovrebbero essere vuote) e l'Inail che dovrebbe avere altri 60/70 milioni di euro;
di fatto detti fondi, che attraverso il fondo unico di amministrazione finivano alla contrattazione integrativa, ora dovrebbero essere intercettati e destinati al miglioramento dei conti pubblici;
il Ministro del lavoro e delle politiche sociali dovrebbe intervenire con un decreto per stabilire la ripartizione del risparmio degli enti interessati e il versamento dei relativi importi dovrebbe essere assicurato entro il 31 ottobre di ogni anno;
premesso, inoltre, che, in pratica, con dette norme i dipendenti rischiano di perdere fino a 5.000 euro pro capite su base annua e si azzerano i progetti per la produttività,
l'interrogante chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda chiarire le intenzioni del Governo riguardo ai contributi richiesti agli enti previdenziali e assistenziali e l'ammontare di questi per ciascun ente, in considerazione del fatto che le casse dell'Inpdap risultavano vuote prima che lo stesso confluisse nell'Inps.