Atto n. 4-08388

Pubblicato il 10 ottobre 2012, nella seduta n. 812

FRANCO Vittoria , RUSCONI , GARAVAGLIA Mariapia , PROCACCI , MARCUCCI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

nel 2012 ha compiuto venticinque anni di vita uno dei programmi comunitari più noti ed amati, il programma Erasmus, che permette agli studenti universitari e delle accademie di belle arti di tutta Europa di trascorrere un periodo di studio semestrale o annuale presso un'università o un'accademia di un altro Paese dell'Unione europea, ottenendo al rientro il riconoscimento degli esami superati all'estero mediante un apposito sistema di crediti formativi (ECTS - European Credit Transfer System);

il programma Erasmus ha permesso finora a milioni di giovani europei di condurre un'esperienza formativa entrando in contatto con la cultura, la società e il mondo giovanile di un altro Paese e di sviluppare quel senso di comunità tra studenti appartenenti a Paesi diversi; per tale motivo detto programma costituisce - a giudizio unanime - uno dei più potenti e significativi strumenti di integrazione; da qui la definizione di "generazione Erasmus" a cui negli ultimi anni sono stati dedicati numerosi film e libri in cui molti giovani si riconoscono pienamente;

gli studenti Erasmus fruiscono di una borsa di studio destinata a contribuire almeno in parte alle loro spese di mobilità che è finanziata in parte dalla Unione europea e in parte dagli Stati nazionali e in taluni casi dalle istituzioni formative; l'importo mensile del contributo comunitario è stabilito annualmente dalle Agenzie nazionali Erasmus;

considerato che:

grande risonanza ha avuto l'allarme lanciato nei giorni scorsi dal Presidente della Commissione Bilancio del Parlamento europeo, Alain Lamassoure, in ordine alle drammatiche conseguenze che la riduzione degli stanziamenti del Fondo sociale europeo avrebbe sul progetto Erasmus; a tal riguardo, lo stesso Lamassoure ha dichiarato che i fondi stanziati a favore del Programma Erasmus andranno esauriti già entro la fine del mese di ottobre, come pure presto andranno esauriti i finanziamenti dei programmi comunitari per la ricerca e l'innovazione;

la preoccupazione di Lamassoure è stata poco dopo confermata dai portavoce della Commissione europea e anche dal Vicepresidente della Commissione on. AntonioTajani;

l'Agenzia nazionale italiana Erasmus ha comunicato di aver ricevuto finora solo l'80 per cento dei finanziamenti previsti per l'anno 2012 e profonda incertezza vi è per il restante 20 per cento di cui si attendono notizie sicure dagli uffici dell'Unione europea;

grande preoccupazione si è diffusa tra gli studenti italiani già vincitori della borsa di studio, in procinto di partire o addirittura già partiti per l'università o accademia straniera, che hanno appreso la notizia di una possibile parziale riduzione della borsa di studio quando ormai tutta l'organizzazione e i piani finanziari per il trasferimento all'estero erano stati già completati;

altrettanto preoccupati sono gli studenti stranieri già in Italia o in procinto di venire nel nostro Paese;

il problema della carenza di fondi riguarda anche e soprattutto il 2013 quando l'intero programma Erasmus rischia seriamente di fermarsi; in merito a tale previsione, rassicurazioni sono giunte dal relatore al bilancio 2013 dell'Unione europea, l'onorevole Giovanni La Via, che ha dichiarato che sono stati presentati diversi emendamenti che esprimono la volontà di evitare i tagli prospettati dal Consiglio dell'Unione europea per cercare di salvare il programma Erasmus ed altri programmi strategici;

anche il Commissario europeo al bilancio, Janusz Lewandowski, si è impegnato a presentare il 23 ottobre 2012 una proposta di emendamento al bilancio che va nella stessa direzione,

si chiede di sapere:

come il Ministro in indirizzo intenda agire a livello nazionale e comunitario per garantire il pagamento per intero delle borse di studio Erasmus agli studenti italiani per il primo semestre dell'anno accademico 2012/13 e per salvaguardare, e possibilmente sviluppare ulteriormente, il programma Erasmus per il secondo semestre 2012/13 e per gli anni a venire;

se intenda precisare a quanto ammontino esattamente: il finanziamento europeo e quello nazionale al programma Erasmus per l'anno 2012 e quelli previsti per il 2013, la quota già versata dall'Unione europea all'Agenzia nazionale italiana per il 2012, la spesa totale prevista per le borse di studio a studenti italiani erogate nel 2012 e da erogare nel 2013;

se non ritenga necessario ed opportuno, anche in considerazione delle serie difficoltà economiche in cui attualmente versano molte famiglie italiane, rivedere l'importo della borsa di studio Erasmus, anche allo scopo di non indurre gli studenti, soprattutto se appartenenti a famiglie poco abbienti, a rinunciare all'opportunità di un soggiorno formativo all'estero, così importante per la loro crescita culturale e personale, per le occasioni lavorative e per la possibilità, offerta ai giovani, di maturare una effettiva cittadinanza europea.