Atto n. 4-04587

Pubblicato il 27 maggio 2003
Seduta n. 400

BOCO, CARELLA, TURRONI. - Al Ministro dell'interno. -

Premesso:

che il 16 maggio 2003 la magistratura ha arrestato per concussione tre consiglieri comunali di Bari, un ex consigliere provinciale e un ex consigliere comunale: quattro arrestati sono di Forza Italia, tra cui l'attuale capogruppo in Consiglio comunale e il capogruppo di Forza Italia nel precedente Consiglio comunale, attualmente consulente del sindaco per la gestione degli impianti sportivi cittadini, il quinto è un consigliere comunale dell'UDC, con delega del sindaco a sovrintendere l'ufficio degli invalidi civili;

che, al di là delle responsabilità penali, sulle quali dovrà pronunciarsi la magistratura, la vicenda degli arresti dà corpo ai dubbi sollevati a più riprese sulla trasparenza e la legittimità dell'azione amministrativa nel comune di Bari, dubbi manifestati in aula consiliare con la proposizione della mozione di sfiducia al sindaco e con autoconvocazioni relative alle aziende municipalizzate, iniziative rimaste prive di esito per l'abbandono dell'aula da parte della maggioranza di centro destra;

che la tesi del complotto, accampata dai vertici regionali di Forza Italia e UDC, anziché attenuare la gravità dei fatti, ne accentua la pericolosità sociale: è chiaro che comportamenti illeciti assunti a "sistema" penalizzano sia l'amministrazione della cosa pubblica, sia la selezione del ceto politico e della classe dirigente operata dai partiti, e non favoriscono certo quegli imprenditori che vogliano dare un contributo utile alle istituzioni perché si realizzi anche a Bari a un'economia sana e non drogata dalle tangenti;

che la situazione sopra descritta fa seguito a una lunga fase di paralisi politico-amministrativa determinata dalle lacerazioni del centrodestra,

si chiede di sapere se si intenda procedere, per iniziativa del Ministero dell'interno, a una approfondita azione di monitoraggio rispetto al funzionamento del comune di Bari, verificando se non sia necessario e urgente procedere allo scioglimento del consiglio comunale medesimo.