Pubblicato il 3 ottobre 2012, nella seduta n. 807
LUMIA - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
da notizie di stampa ("L'Ora della Piana", 29 settembre 2012; "Gazzetta del Sud", 30 settembre 2012) si è appresa la notizia della chiusura dell'istituto penitenziario "Luigi Daga" di Laureana di Borrello (Reggio Calabria);
tale struttura a custodia attenuata, considerata un carcere modello, ha ricevuto numerosi attestati e riconoscimenti, sia a livello nazionale che internazionale; tra questi lo stesso Ministro pro tempore Angelino Alfano, due anni fa, durante una visita all'istituto penitenziario sperimentale, lo ha definito la punta più avanzata in tema di trattamento del sistema penitenziario italiano;
esso era in grado di contenere 68 detenuti, per lo più giovani, tra i 18 e i 34 anni di età, dove le attività trattamentali puntavano ad offrire un'opportunità di riscatto, portando avanti un percorso di detenzione associato a diverse attività di laboratorio: tre serre, una falegnameria e un laboratorio di ceramica;
il 29 settembre 2012 alle ore 11.20 un autobus della polizia penitenziaria ha trasferito gli oltre 30 detenuti nelle sedi di provenienza;
l'istituto penitenziario, inaugurato il 4 maggio 2004 dal Ministro pro tempore Roberto Castelli, è stato fortemente pensato e voluto dal Direttore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria calabrese, Paolino Quattrone, deceduto due anni fa, per sperimentare un progetto innovativo di recupero e reinserimento sociale dei giovani detenuti, sottraendoli così al condizionamento della criminalità organizzata,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non intenda assumere iniziative di competenza affinché venga riaperto l'istituto penitenziario "Luigi Daga" di Laureana di Borrello e garantire così la reclusione rieducativa ai detenuti;
in che modo intenda valorizzare l'esperienza positiva del progetto rieducativo portato avanti da una struttura carceraria così importante.