Atto n. 4-08270

Pubblicato il 26 settembre 2012, nella seduta n. 801

PEDICA - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -

Premesso che:

dopo il crollo della «Schola armaturarum», del muro nella casa del Moralista, della casa del Piccolo lupanare, del muro di porta di Nola, il cedimento di un pilastro della casa di Loreio Tiburtino, della bottega su via Stabiana e il distacco dell'intonaco della casa di Venere in conchilia, il 9 settembre 2012 l'area archeologica di Pompei ha subito l'ennesimo crollo;

durante la notte una trave di legno di 4 metri è improvvisamente crollata sul peristilio di Villa dei Misteri, non creando fortunatamente né feriti né vittime vista la chiusura ai visitatori;

secondo i primi rilevi tecnici, la causa del distacco della trave sarebbe dovuta ad infiltrazioni d'acqua, ma le indagini sono ancora in corso;

ciò che appare davvero sconfortante è il fatto che questa volta non è crollato un reperto storico con secoli e secoli di vita, ma una trave montata una quindicina di anni fa proprio per sostenere le tegole del tetto;

la struttura dove era allocata la trave infatti, paradossalmente, fa parte di un'opera di restauro e di consolidamento;

ad avviso dell'interrogante, soprattutto alla luce dei numerosi incidenti accaduti dal 2005 ad oggi all'interno degli scavi di Pompei e le denunce di inadempienza contro la Soprintendenza, è grave che in quest'area archeologica famosa in tutto il mondo continuino a mancare interventi di manutenzione ordinaria, anche perché l'incuria sta mettendo a repentaglio la sicurezza dei visitatori,

si chiede di sapere per quali ragioni non vi sia un monitoraggio continuo dei beni archeologici di Pompei e quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di garantire la corretta conservazione e manutenzione dell'area.