Atto n. 4-08236

Pubblicato il 20 settembre 2012, nella seduta n. 798

ASTORE - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

il contratto di servizio 2008-2014 tra Regione Molise e Trenitalia obbliga la Regione a pagare ben 17 milioni di euro all'anno alle Ferrovie dello Stato;

secondo gli impegni, a quanto risulta all'interrogante del tutto disattesi, assunti nel momento del rinnovo del contratto, Trenitalia avrebbe messo a disposizione sulla linea due nuovi locomotori nel periodo giugno-dicembre 2010, e alla Regione Molise sarebbero stati destinati parte dei finanziamenti nazionali di 415 milioni di euro per la sostituzione del materiale rotabile per migliorare il collegamento;

il Molise, terra dimenticata dal resto d'Italia vista l'inefficienza dei trasporti, continua ad essere "spezzettato" anche per quanto riguarda le competenze formali di Trenitalia, le quali, infatti, sono divise tra Bari, Ancona, Napoli e Roma;

a fronte del non trascurabile costo del servizio a carico dei cittadini molisani e a dispetto degli impegni assunti da Trenitalia, i disagi dei viaggiatori continuano ad essere indicibili ed insopportabili;

la tratta Campobasso-Roma si distingue per disservizi e disagi, nell'indifferenza generale sia di Trenitalia sia della Regione, che, evidentemente, hanno altre priorità, e a farne le spese sono utenti che pagano un regolare biglietto;

i treni in servizio, alcuni dei quali "antiquati", la cui costruzione risale agli anni '70 e '80, registrano disfunzioni sugli impianti di riscaldamento e/o condizionamento dell'aria, hanno carrozze passeggeri obsolete e in diversi casi necessitano di manutenzione, di pulizia e di servizi igienici funzionanti. Anche recentemente, si sono verificati casi di malore e persino di svenimenti, cui l'interrogante è stato presente, a causa delle anomale condizioni termiche e di affollamento esistenti all'interno dei vagoni;

i disagi iniziano già alla stazione Termini di Roma, dove il treno ferma sempre ai binari "bis ", lontani centinaia di metri dalla stazione stessa con notevoli difficoltà soprattutto per le persone anziane o per chi deve spostarsi da un binario all'altro per eventuali coincidenze;

la frequente mancanza di una macchina obliteratrice nei pressi del binario costringe i viaggiatori che dimenticano di obliterare preventivamente il proprio biglietto a tornare indietro, e per farlo devono percorrere nei due sensi oltre 400 metri;

allo stesso modo, l'assenza di un tabellone elettronico che espone l'orario ed il binario di partenza dei treni fa sì che i viaggiatori che devono proseguire per ulteriori destinazioni debbano arrivare a piedi alla testa della stazione, con fatica e perdita di minuti spesso preziosi; pure l'assenza di una pensilina provoca evidenti disagi in caso di pioggia;

le carrozze diventano inverosimilmente affollate e in alcune stazioni i viaggiatori hanno difficoltà persino a salire sul treno, ed i ritardi, frequentissimi, creano problemi seri ai pendolari che giornalmente viaggiano su questa tratta;

considerato che:

i trasporti sono da sempre il miglior viatico per lo sviluppo economico di un territorio. Senza arterie di comunicazioni decenti e senza un sistema di trasporti adeguato, lo sviluppo economico è davvero difficile;

sotto questo aspetto la dotazione infrastrutturale dei trasporti molisani segnala squilibri e arretratezze evidentissimi e dunque il collegamento ferroviario tra Roma e Campobasso è di vitale importanza per la regione;

la dignità dei cittadini molisani nella fruizione di un servizio pubblico non può essere calpestata e mortificata come troppo spesso avviene sulle tratte ferroviarie molisane ed in particolare sulla tratta Roma-Campobasso,

si chiede di sapere:

se e con quali strumenti di competenza il Governo sia in grado di verificare il rispetto da parte di Trenitalia dei contratti di servizio stipulati con le Regioni e dei conseguenti impegni assunti verso gli utenti;

se e quali misure di competenza intenda adottare per garantire ai cittadini molisani, attraverso Trenitalia, un servizio ferroviario che sia degno di un Paese civile.