Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 2-00385
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Atto n. 2-00385
Pubblicato il 14 maggio 2003
Seduta n. 394
DETTORI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -
Premesso:
che in data 17 gennaio 2003 è entrato in vigore, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 novembre 2002, n. 294, il regolamento recante disposizioni attuative dell'articolo 4 del decreto-legge 23 novembre 2001, n. 411, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 dicembre 2001, n. 423, in materia di agevolazioni tariffarie postali per le spedizioni di prodotti editoriali;
che gli articoli 1 e 2 di tale decreto definiscono rispettivamente i soggetti destinatari di tali agevolazioni e le caratteristiche dei prodotti esclusi dalla tariffa agevolata;
che tale decreto, riducendo inspiegabilmente e per la prima volta il numero dei destinatari delle agevolazioni postali, mette a grave rischio di sopravvivenza l'attività di numerosi piccoli e medi editori, della stampa di informazione locale e dell'editoria specializzata;
che le agevolazioni postali, applicate da tempo immemorabile, hanno consentito in particolare ai piccoli e medi editori di distribuire le testate a prezzi sopportabili e di trovare una concreta l'alternativa al canale edicole;
che in particolare tale decreto esclude dalle agevolazioni tariffarie i periodici che contengono inserzioni pubblicitarie per un'area superiore al 45 per cento dell'intero stampato, i periodici che non raggiungono il 60% di abbonamenti a titolo oneroso stipulati direttamente dai destinatari e i periodici degli enti pubblici, ossia proprio quella stampa che, al contrario, avrebbe maggior bisogno di essere sostenuta dall'intervento pubblico;
che tale determinazione è destinata a provocare un grave danno anche sotto il profilo occupazionale in quanto centinaia di testate si vedranno costrette a licenziare dipendenti e collaboratori e nell'ipotesi più probabile a chiudere definitivamente;
che la decisione assunta risulta estremamente onerosa e limitativa della libertà di comunicazione e si configura come un ostacolo decisivo per la diffusione dell'informazione e della cultura nel nostro Paese,
si chiede di sapere se il Governo non ritenga di dover abrogare il decreto in questione e di dover riammettere tutte le testate alle agevolazioni postali al fine di garantire la tutela del pluralismo e della democrazia informativa e per evitare che interi settori della stampa italiana vadano distrutti.