Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04530
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Atto n. 4-04530
Pubblicato il 13 maggio 2003
Seduta n. 393
DE PETRIS. - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
nella città di Sperlonga in provincia di Latina sono state realizzate opere edilizie che attraversano la duna costiera di tale comune;
tali opere, qualificate pista ciclabile, consistono, in realtà, nella realizzazione di una vera e propria strada veicolare, con relativi marciapiedi, nella zona tra Lago Lungo e via Saletta, della lunghezza di km.1 circa, nonché di altra via, larga m.3,50, che da via Saletta si dirige verso Sperlonga;
tale secondo tratto, nel suo percorso e per circa m. 100, va ad elevarsi di circa cm. 25 da terra, creando un dislivello che costituisce una barriera architettonica pericolosa per l’incolumità pubblica;
considerato che:
la corposa opera è stata realizzata in dispregio di ogni vincolo di salvaguardia ambientale previsto dalla normativa statale, regionale e locale (in particolare del PRG e del PTP, essendo il primo tratto della strada realizzato in zona con vincolo di tutela integrale e il secondo in zona a tutela limitata), nonché in difformità dalle disposizioni disciplinanti la realizzazione delle menzionate opere;
in particolare si richiama l’attenzione sul grave impatto ambientale dell’opera:
1) per la vastità della stessa; 2) per i materiali cementizi e bituminosi impiegati, in luogo di quelli di origine naturale non impattanti prescritti dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Lazio nella nota del 1º dicembre 1999, prot. 23004; 3) per il colore della stessa nel suo secondo tratto rappresentato da un conglomerato cementizio, con rete metallica elettrosaldata, largo m.3,5 e realizzato in calcestruzzo rosso, grazie all’uso di speciali additivi ed ossidi colorati che ne garantiscono un’alta resistenza all’usura, a discapito di ogni tutela paesaggistica ed ambientale;
nel progetto si prevede, inoltre, la realizzazione di estese aree di parcheggio da affiancare al percorso, con conseguente, presumibile aumento dell’inquinamento, anche acustico, nell’area interessata;
tutto ciò si sta realizzando in una zona, come si legge nel PTP, di “pregevole ambiente naturale”, di “notevole interesse floro-faunistico” e di “delicato equilibrio ecologico”;
l’opera, che prevede degli accessi al mare da realizzarsi e, già, parzialmente realizzati, sempre in calcestruzzo rosso, costituisce un’inutile superfetazione, anche in considerazione della presenza, già, sul territorio, di idonei e frequenti sentieri, in terra battuta e sassi, che conducono alla battigia;
l’ultimazione delle opere porterebbe, inoltre, all’abbattimento di alcuni alberi di alto fusto, tra cui dei cipressi (gli unici nella zona) di circa m. 12 di altezza, che per loro sventura si trovano sul tracciato di questo progetto, miope, almeno nella sua realizzazione, per levatura naturalistica, ambientale e territoriale,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda intervenire con estrema urgenza per impedire la prosecuzione delle opere descritte, nonché imporre la rimozione di quanto già realizzato, con immediato ripristino dello stato dei luoghi