Atto n. 4-08013

Pubblicato il 24 luglio 2012, nella seduta n. 774

GRAMAZIO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

sul numero del mese di luglio 2012 del mensile a diffusione nazione "OF Osservatore Ferroviario", in un articolo pubblicato in prima pagina, a firma del direttore Vito Carlo Rella, dal titolo "Lo sfogo-denuncia di un piccolo imprenditore lombardo - Tangenti e regali a dipendenti di Rfi e Trenitalia Cargo della Lombardia dal 1999 al 2009", è riportata la vicenda del titolare della società Cremig Impianti Srl di Milano, da cui emerge tutta la frustrazione di chi, pur desideroso di lavorare, è costretto dalla mala gestio a rinunciarvi, facendo riferimento ad episodi di concussione o quantomeno di estorsione che sarebbero avvenuti tra il 1999 e il 2009;

in particolare, si descrive come all'imprenditore siano state chieste cifre in denaro e beni, dall'installazione di condizionatori d'aria in abitazioni private, a computer portatili e persino un'automobile;

nel 2005, sarebbe stato assegnato alla Cremig Impianti Srl un lavoro di manutenzione di impianti di riscaldamento delle gestioni merci, compresi i locali dei posti di manovra da parte di Trenitalia Cargo di Milano, con un regolare contratto nel primo anno, a seguito di gara a trattativa privata;

nel 2006, durante il periodo di caldo eccezionale, con una importante richiesta di condizionatori, sarebbero state avanzate anche richieste di ammodernamenti presso abitazioni private, da parte del personale di Trenitalia - Divisione Cargo;

durante l'inverno del 2006, con l'avvio delle attività di controllo delle caldaie degli impianti gestiti dalla Direzione Cargo della Lombardia, sarebbero iniziate anche le richieste di prestiti di denaro all'imprenditore, dapprima piccole cifre, poi più consistenti, fino ad arrivare a qualche migliaio di euro, con l'impegno della restituzione, in realtà mai avvenuta;

nel periodo compreso tra il 2007 ed il 2009, per lavori effettuati per conto del Reparto TVM (Terminale Viaggiatori e Merci) di Rete ferroviaria italiana - Rfi di Milano, sarebbero state chieste ulteriori somme di denaro, per le fatture emesse, sempre dagli stessi dipendenti ed a nulla sarebbero valse le rimostranze dell'imprenditore al quale sarebbe stato fatto intendere che quello era l'unico modo per poter continuare ad aggiudicarsi eventuali gare di appalto per lavori di manutenzione all'interno del Reparto TVM;

considerato che:

avendo deciso il titolare della Società Cremig Impianti Srl di non voler più soddisfare simili richieste anche per i sempre più frequenti ritardi nei pagamenti da parte di Trenitalia, iniziò una graduale esclusione della società dall'assegnazione dei lavori, fino al suo completo allontanamento;

a fronte dell'allontanamento della Cremig Impianti Srl, risulterebbe che ad effettuare oggi la manutenzione su caldaie e condizionatori negli impianti di Trenitalia sia un'altra impresa, operante sempre per Trenitalia, pur non avendo i requisiti minimi previsti dalla legge;

risulta all'interrogante che a tutt'oggi molti dei responsabili degli episodi descritti, che sarebbero solo alcuni di quelli accaduti, sarebbero ancora ai propri posti di lavoro;

vista la gravità dei fatti denunciati che, così descritti, si configurerebbero anche di rilevanza penale,

l'interrogante chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per appurare se quanto riportato corrisponda a verità e, in caso affermativo, verificare se i vertici aziendali di Rfi, di Trenitalia, della Divisione Cargo, società del Gruppo FS SpA, abbiano attivato le procedure interne per verificare quanto denunciato dal titolare della società Cremig Impianti Srl nei confronti dei dipendenti coinvolti e tuttora in servizio, al fine di appurare la verità ed impedire il ripetersi di episodi di concussione e/o di estorsione, garantendo il regolare svolgimento di attività imprenditoriali al riparo da ricatti e abusi di ogni genere.