Pubblicato il 18 luglio 2012, nella seduta n. 770
ANTEZZA , MONGIELLO - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -
Premesso che:
il 14 febbraio 2012 la 1ª Commissione permanente (Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione) del Senato ha concluso la disamina dell'Atto del Governo n. 435 che modifica il decreto del Presidente della Repubblica n. 314 del 2002, concernente l'individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco;
in tale occasione la Commissione ha ampiamente condiviso la necessità di ricondurre al Capo del Corpo le funzioni di coordinamento, indirizzo, pianificazione, direzione e controllo dell'attività delle Direzioni regionali dei Vigili del fuoco, nonché di raccordo con il Dipartimento ministeriale;
in modo analogo si è espressa il 16 febbraio 2012 la I Commissione permanente (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) della Camera dei deputati che ha auspicato che sia in ogni caso assicurata l'effettiva autonomia dei direttori delle direzioni regionali e interregionali, evitando il più possibile di comprimerne il ruolo in quello di meri esecutori tecnici di volontà assunte al livello amministrativo e centrale, al contempo garantendo l'autonomia e la funzionalità del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco all'interno della struttura dipartimentale. La stessa Commissione ha auspicato che il Governo adotti quanto prima iniziative legislative intese a risolvere, nel senso indicato in più sedi dalle rappresentanze sindacali dei vigili del fuoco, il problema del doppio vertice del Corpo, attribuendo piena autonomia al Corpo stesso;
rilevato che il 15 giugno 2012 il Consiglio dei ministri ha approvato, all'interno di uno schema di decreto del Presidente della Repubblica presentato in Parlamento, la modifica del decreto del Presidente della Repubblica n. 314 del 2002 senza tenere in considerazione i pareri approvati dalle Commissioni di Senato e Camera. L'unica modifica introdotta al testo originario, ad avviso dell'interrogante di scarsa utilità, è rappresentata dall'inserimento all'articolo 3-bis di un passaggio relativo alla sovraordinazione dei direttori regionali ai comandanti provinciali,
si chiede di sapere:
quali siano state le motivazioni che hanno portato il Governo a non tenere conto dei pareri di Senato e Camera, che, seppur non vincolanti, certamente rappresentano l'indirizzo degli organi direttamente rappresentativi della sovranità popolare, adottati inoltre con il consenso delle forze politiche presenti in Parlamento;
se intenda ripristinare, nel prossimo provvedimento utile, il contenuto originario del decreto del Presidente della Repubblica n. 314 del 2002 tenendo conto delle osservazioni formulate dalle Commissioni di Senato e Camera.