Pubblicato il 11 luglio 2012, nella seduta n. 762
PARAVIA - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
da notizie riportate nei giorni scorsi da organi di stampa locali e nazionali, emerge che la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Salerno e Avellino il 9 maggio 2012 avrebbe ordinato la sospensione dei lavori di costruzione di un tratto della strada provinciale denominata "fondovalle del Calore salernitano", a sud della provincia di Salerno;
la sospensione sarebbe stata disposta in via cautelare per la presunta inosservanza, da parte della Provincia di Salerno, di un vincolo paesaggistico relativo a due viadotti, denominati rispettivamente "Alburno" e "Cannicelle", ricadenti entrambi nel territorio di Castelcivita;
in relazione a tale tratto stradale, tuttavia, la medesima Soprintendenza aveva già espresso, in seno alla Conferenza dei servizi del 10 aprile 2002, un parere favorevole di compatibilità paesaggistica, consentendo così all'ente provinciale di dar corso ai lavori in data 1° agosto 2007;
tale parere favorevole, quindi, sarebbe stato successivamente modificato dalla Soprintendenza di Salerno per "motivi cautelari", sulla base di una differente valutazione circa il periodo quinquennale di validità dell'autorizzazione paesaggistica, dando origine ad una controversia burocratica tra i due enti;
la fondovalle del Calore salernitano rappresenta un'opera infrastrutturale di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio a sud della provincia di Salerno, anche sul piano economico e turistico, in quanto collega aree interne del Cilento e del vallo della Lucania con gli agglomerati industriali della valle del Sele;
il finanziamento del progetto iniziale dell'opera risale al lontano 1986 ma, per una serie di problematiche, di tipo sia ambientale che amministrativo, la realizzazione della strada non è stata ancora ultimata e la recente interruzione da parte della Soprintendenza di Salerno rischia di vanificare il lavoro svolto negli anni precedenti;
ripercussioni negative per il blocco dei cantieri sono state previste anche sulla futura occupazione di 40 operai, così come manifestato nei giorni scorsi dalle maggiori sigle sindacali,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali provvedimenti intenda assumere al fine di addivenire a una soluzione della controversia che tenga in debito conto le esigenze di realizzazione di un'opera di pubblica utilità con le effettive necessità di tutela paesaggistica.