Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07745
Azioni disponibili
Atto n. 4-07745
Pubblicato il 19 giugno 2012, nella seduta n. 746
D'AMBROSIO LETTIERI - Ai Ministri della giustizia e della salute. -
Premesso che:
i detenuti del carcere di Bari sono in totale 523, di cui 504 uomini e 19 donne;
dal sito Internet www.giustizia.it, risulta che la capienza regolamentare dell'istituto è di 292 unità, ma non è chiaro se in tale cifra siano compresi anche i posti della II sezione che è attualmente chiusa;
nell'istituto ha sede un Centro clinico con 20 posti letto che ospita detenuti con gravi patologie provenienti anche da altre Regioni;
risulta all'interrogante che alcuni detenuti con salute gravemente compromessa trasferiti nel carcere di Bari proprio per essere ricoverati in detto Centro clinico, in realtà siano alloggiati in celle disagiate, sovraffollate e igienicamente carenti;
il 2 giugno 2012, la sezione provinciale di Bari della Federazione italiana medici di famiglia ha diramato un comunicato stampa in cui, fra l'altro, si legge che con provvedimento regionale il carcere di Bari è stato considerato fra le unità operative semplici, eppure in questo istituto penitenziario è attivo uno dei dieci centri clinici italiani con annesso reparto di medicina interna e uno dei reparti presenti in Italia per il trattamento dei para/tetraplegici dove affluiscono detenuti affetti da importanti e gravi patologie, provenienti dagli istituti penitenziari regionali e nazionali;
il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (FIMMG) ha inviato una lettera al Ministro della salute e agli assessori regionali invitandoli ad una maggiore attenzione alle problematiche del personale medico operante nelle carceri, avendo cura di assicurare omogeneità di trattamento economico e normativo, garantendo il posto di lavoro e tenendo conto, sul piano economico e normativo, della peculiare condizione di rischio personale e professionale;
premesso inoltre che il 10 gennaio 2012 l'ex Capo Dipartimento della Polizia penitenziaria dichiarava che avrebbe destinato ad altre sedi le risorse previste per la costruzione di un penitenziario a Bari (40 milioni di euro);
considerato che l'organico dell'Istituto risulterebbe carente di agenti del Corpo di Polizia penitenziaria, di educatori e di psicologi;
preso atto che oggi è possibile constatare l'assoluta impossibilità che il carcere di Bari prosegua la sua attività secondo livelli minimi di funzionamento, collegati ai livelli di garanzia che devono essere assicurati ai detenuti e al personale che lì lavora,
l'interrogante chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto descritto in premessa e, in caso affermativo, come intendano intervenire per ridurre, fino a portarla ai livelli regolamentari, la popolazione detenuta nel carcere di Bari;
se, in quali modi ed entro quali termini intendano intervenire, per quanto di competenza, per colmare il deficit di organico della Polizia penitenziaria, degli psicologi e degli educatori;
se e quali iniziative intendano assumere, per quanto di competenza, affinché sia assicurata un'adeguata assistenza sanitaria ai detenuti e l'assoluto rispetto dei livelli essenziali di assistenza.