Pubblicato il 14 giugno 2012, nella seduta n. 744
GASPARRI - Ai Ministri dell'interno e per la cooperazione internazionale e l'integrazione. -
Premesso che:
l'infibulazione è pratica che nulla ha a che vedere né con l'Islam né con alcuna altra religione;
è una pratica barbara, estremista, abominevole, che causa la menomazione a vita di chi la subisce, oltre che rischi gravissimi per la salute, a volte anche la perdita della vita per infezioni o eccessiva perdita di sangue;
l'articolo 583-bis del codice penale, introdotto dalla legge 9 settembre 2006, n. 7, recante "Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile" (cosiddetta legge Consolo), punisce con la reclusione da 4 a 12 anni chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili; la pena è aumentata di un terzo quando le pratiche sono commesse a danno di un minore ovvero se il fatto è commesso per fini di lucro;
le disposizioni del suddetto articolo si applicano altresì quando il fatto è commesso all'estero da cittadino italiano o da straniero residente in Italia, ovvero in danno di cittadino italiano o di straniero residente in Italia. In tal caso, il colpevole è punito a richiesta del Ministro della giustizia;
l'articolo 583-ter del codice penale, introdotto dalla citata legge, precisa inoltre che l'esercente la professione sanitaria resosi colpevole del fatto è soggetto altresì alla pena accessoria dell'interdizione dall'esercizio della professione da tre a dieci anni, con comunicazione della sentenza di condanna all'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri;
il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero si ferma laddove esso propugni atti o fatti contrari a beni costituzionalmente tutelati, come lo è il diritto alla integrità fisica e morale (art. 13 della Costituzione);
per venerdì 15 giugno 2012, risulta essere prevista ad Albenga (Savona), una manifestazione di piazza per chiedere il diritto all'infibulazione;
la manifestazione, organizzata dalla Comunità islamica di Albenga in questo caso rappresentata dal signor Gamal Raslan, deriva dall'arresto di due cittadini egiziani recentemente fermati dalle Forze dell'ordine, colti nel tentativo di portare la figlia in Egitto, per far praticare sulla stessa la pratica dell'infibulazione,
l'interrogante chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della manifestazione di cui in premessa e, in caso affermativo, se intendano porre in essere delle verifiche in relazione a detta iniziativa, che si svolge per promuovere una violazione dei diritti umani;
se intendano provvedere, laddove effettivamente la manifestazione ponesse a sua base detta richiesta, all'annullamento immediato della stessa.