Atto n. 3-02874

Pubblicato il 22 maggio 2012, nella seduta n. 727

CHITI , QUAGLIARIELLO , D'ALIA , ZANDA , PASSONI , AMATO , CARLINO , DELLA MONICA , FILIPPI Marco , FRANCO Vittoria , GRANAIOLA , LIVI BACCI , MARCUCCI , PARDI , PERDUCA - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

la situazione delle aziende Selex Galileo e Selex Elsag, operanti nell'alta tecnologia delle comunicazioni satellitari e nell'elettronica per la difesa e delle telecomunicazioni, facenti capo al gruppo Finmeccanica, desta preoccupazioni che attengono al presente e al futuro delle aziende per le scelte strategiche e i comportamenti concreti del vertice Finmeccanica e, di conseguenza, dello stesso management delle due aziende, così come denunciato in più atti di sindacato ispettivo in Parlamento e ancora una volta dalle rappresentanze sindacali unitarie e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil nel corso di un'importante assemblea tenutasi a Firenze il 7 maggio 2012;

tali preoccupazioni derivano, anche e non da ultimo, dal silenzio del Governo proprio su tali scelte e comportamenti, in virtù della responsabilità che deriva per la golden share che detiene ed esercita su Finmeccanica, ma ancor di più per gli interessi strategici che riguardano il futuro anche prossimo del Paese;

considerato che, per quanto concerne Selex Galileo:

l'azienda è stata esclusa dal bando indetto dall'Agenzia spaziale italiana (Asi) per la realizzazione del satellite ottico Opsis;

l'esclusione è motivata nel bando stesso con la presunta assenza nel Paese delle competenze tecniche necessarie per la costruzione del componente ottico spaziale. Si tratta tuttavia di un giudizio che, oltre a determinare un evidente danno economico per l'azienda in questione e per tutto il suo indotto, sminuisce di fatto le potenzialità tecniche e la credibilità di Selex Galileo e delle sue maestranze;

tale esclusione non ha prodotto, come sarebbe stato lecito attendersi e come giustamente richiesto dalle stesse rappresentanze sindacali, il ricorso al TAR;

sebbene sia specializzata in tecnologie ottiche civili e militari, Selex Galileo non ha dunque avuto la possibilità di partecipare al bando - vinto dall'azienda tedesca OHB - e l'Italia ha perso un'importante occasione di sviluppo e di rilancio di un settore strategico e altamente tecnologico, una strada opposta a quella intrapresa dai competitors europei che si stanno dotando di sistemi nazionali in grado di garantire autonomia e autosufficienza in questo campo;

tale atteggiamento, incomprensibile da ogni punto di vista industriale e produttivo e rischiosissimo per gli effetti occupazionali che può produrre, determina un oggettivo e pericoloso impoverimento del patrimonio professionale e di know how, ma anche di immagine per l'azienda con tutte le negative ricadute nazionali ed internazionali che ciò produce;

queste scelte hanno, di conseguenza, inopinatamente favorito aziende estere e in particolare l'azienda OHB che ha vinto la gara, con un danno conseguente per gli interessi nazionali;

considerato altresì che, per quanto riguarda Selex Elsag:

si tratta di un'azienda leader in Italia per la tecnologia TETRA adottata dall'Unione europea come standard digitale per le comunicazioni radio sicure delle Forze di polizia, necessario per l'ammodernamento dell'intero sistema di radiocomunicazione delle Forze dell'ordine;

nel 2008 è iniziata l'installazione delle infrastrutture necessarie in Sardegna, in previsione del G8 che si sarebbe dovuto tenere a La Maddalena. Selex Elsag ha anticipato le spese necessarie alla realizzazione della copertura dell'area del G8, e successivamente l'azienda avrebbe dovuto poter concludere l'installazione e l'attivazione del sistema TETRA nel resto della regione e del Paese. La società ha già sostenuto costi molto rilevanti, pari a circa 60 milioni di euro;

la delibera CIPE n. 86 del 6 novembre 2009 ha definitivamente assegnato le risorse in favore del programma TETRA Sardegna per un ammontare di 150 milioni di euro necessari alla copertura totale della regione. La legge 12 novembre 2011, n. 183 (legge di stabilità per il 2012), prevede tuttavia, all'art. 4, comma 22, la rinuncia alla realizzazione del progetto TETRA Sardegna e rimette i fondi stanziati al Ministero dell'economia e delle finanze;

il 10 novembre 2011, la 5ª Commissione permanente (Bilancio) del Senato ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno G2968/42/5, che impegna il Governo al finanziamento del progetto TETRA Sardegna e al completamento del programma Interpolizie anche per le restanti regioni;

la questione è di fondamentale importanza perché, se il programma Interpolizie non dovesse proseguire, l'azienda subirebbe un gravissimo contraccolpo sull'assetto produttivo e finanziario, con un rischio di immediata perdita occupazionale per circa 600 lavoratori, concentrati principalmente nei siti di Firenze, Pisa, Genova e Latina;

il mancato completamento del programma vanificherebbe, tra l'altro, gli investimenti fatti sino ad oggi - oltre 600 milioni di euro - per dotare alcuni territori di tale sistema e, in generale, impedirebbe al Paese di avere un sistema di comunicazione integrato di ultima generazione, necessario per garantire la sicurezza e l'efficienza delle Forze dell'ordine, ma anche dell'intero apparato pubblico di protezione civile, che potrebbe trarre grandi benefici da tale sistema;

considerato, inoltre, che:

da mesi i lavoratori di Selex Galileo e Selex Elsag, di concerto con le rappresentanze sindacali, le istituzioni locali e i rappresentanti delle forze politiche, sollecitano risposte sul futuro delle aziende e da ultimo in occasione della già citata iniziativa del 7 maggio 2012, durante la quale i lavoratori hanno incontrato senatori e deputati eletti in Toscana appartenenti a tutti i gruppi parlamentari;

i lavoratori stessi, con le loro rappresentanze di categoria e confederali, conducono una lotta - per molti versi anomala in questa fase di crisi, perché non riguarda la difesa immediata del posto di lavoro e la rivendicazione di tutele del reddito conseguenti - responsabilmente improntata alla difesa di interessi generali del Paese;

Finmeccanica ha recentemente annunciato la costituzione di una "grande Selex", che accorperà Selex Elsag, Selex Galileo e Selex Sistemi integrati, di cui sono oscure le ragioni industriali, se non negli effetti che dovrebbe comportare, vale a dire la chiusura di numerosi stabilimenti e una conseguente riduzione dell'occupazione, stimata dalle organizzazioni sindacali intorno al 25 per cento della forza lavoro totale;

l'annunciato disimpegno generale di Finmeccanica rispetto alle attività civili, tra le quali rientra il settore spaziale, che verranno scorporate rispetto a quelle militari nonostante si tratti di aziende strategiche per il Paese capaci di creare occupazione di qualità e di assicurare una significativa ricaduta per le piccole e medie imprese, grazie anche alle commesse acquisite sui mercati esteri, determina al minimo un impoverimento della capacità dell'industria italiana di competere su mercati internazionali complessi ed agguerriti;

Finmeccanica dovrebbe invece perseguire il rafforzamento economico-patrimoniale-industriale, consolidando tutte le attuali attività del gruppo (elicotteristica, difesa e sicurezza elettronica, aeronautica, spazio, sistemi difesa, energia, trasporti) invece di seguire l'attuale strategia di dismissione che rischia di trasferire le aziende del settore civile sotto il controllo di multinazionali straniere, depauperando il settore industriale italiano,

si chiede di sapere:

quando e come il Governo intenda intervenire per garantire il completamento del programma TETRA, oppure se invece - come ovviamente gli interroganti non auspicano - ritenga non più finanziabile il programma e, nel caso, come intenda affrontare le conseguenze di tale decisione;

quale giudizio e quali spiegazioni siano in grado di fornire sull'operato dell'Asi, sottoposta alla vigilanza del Ministero dell'istruzione, università e ricerca, riguardo all'esclusione della Selex Galileo dalla semplice partecipazione al bando;

se sia a conoscenza delle ragioni che hanno portato Finmeccanica a subire all'origine la suddetta esclusione senza alcuna reazione, e successivamente a non presentare ricorso in sede di tribunale amministrativo, e che cosa a questo punto il Governo intenda fare per superare le conseguenze negative derivanti dall'intera vicenda;

in generale, quali misure e quali strategie di politica industriale intenda mettere in campo per salvaguardare il patrimonio industriale, produttivo e occupazionale di aziende che rappresentano il Paese intero su scala mondiale in settori strategici e a forte componente innovativa.