Pubblicato il 26 aprile 2012, nella seduta n. 716
RUSSO - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
l'attuale riforma della geografia giudiziaria ha portato il Governo alla soppressione di tutte le sedi distaccate del giudice di pace della provincia di Napoli accorpandole alla sede principale di Napoli;
gli obiettivi di risparmio ed efficienza non si possono raggiungere con l'indiscriminata e generica soppressione degli uffici giudiziari, quanto piuttosto con un'oculata e condivisa riorganizzazione sul territorio degli attuali uffici, potenziando semmai proprio quelli di prossimità che, in ragione di una struttura meno complessa e burocratica, offrono una pronta e rapida risposta di giustizia ed un più rapido accesso a tutti i servizi da parte dei cittadini;
l'ufficio del giudice di pace di Napoli attualmente è da ritenersi del tutto inidoneo a ricevere, già oggi, il contenzioso della sola città di Napoli, a tal punto che i magistrati sono costretti ad alternarsi in due turni ed in stanze di pochi metri quadrati superaffollate, dove sono presenti contemporaneamente 2 o 3 magistrati;
secondo quanto previsto dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 138 del 2011, solo la metà dei dipendenti degli uffici del giudice di pace accorpati verrebbero impiegati presso l'ufficio del giudice di pace di Napoli. Il lavoro che prima svolgevano i dipendenti degli uffici dei giudici di pace accorpati, che già erano insufficienti, a Napoli lo svolgerebbero la metà degli stessi;
considerato che:
le statistiche ufficiali del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Napoli prevedono che nell'anno 2005 le cause ordinarie iscritte a ruolo sono state 3.105, i decreti ingiuntivi 207, quelle definite con sentenze 2.309, quelle cancellate 404; nell'anno 2006 le cause ordinarie iscritte a ruolo 3.761, i decreti ingiuntivi 156, quelle definite con sentenze 2.171, quelle cancellate 1.004, i decreti ingiuntivi definiti 148; nel 2007 le cause ordinarie iscritte a ruolo 4.144, i decreti ingiuntivi 261, quelle definite con sentenze 2.668, quelle cancellate 1.195, i decreti ingiuntivi definiti 157; nell'anno 2008 le cause ordinarie iscritte a ruolo 4.228, i decreti ingiuntivi 196, quelle definite con sentenze 2.769, quelle cancellate 1.444, i decreti ingiuntivi definiti 190; nel 2009 le cause ordinarie iscritte a ruolo 4.060, i decreti ingiuntivi 435, quelle definite con sentenze 1.373, quelle cancellate 1.454, i decreti ingiuntivi definiti 253;
i magistrati previsti in organico sono 6. Attualmente in servizio ce ne sono 4;
la popolazione dei comuni di Afragola, Caivano e Cardito consta di 122.080 abitanti;
tale situazione comporta un estremo disagio sia per i cittadini, disorientati ed insoddisfatti, dall'amministrazione della giustizia che per gli stessi operatori del diritto. Gli avvocati, infatti, devono scrivere sedendosi sulle scale o utilizzando i davanzali delle finestre come piani di appoggio, vedendo così mortificato il decoro e la dignità della loro professione; infine per ottenere le copie delle sentenze occorre attendere circa 10 mesi dal deposito delle stesse, per non parlare poi dei mezzi di trasporto e dei parcheggi già oggi assolutamente insufficienti con un incremento di circa 20.000 persone che con l'accorpamento si sposterebbero dalla provincia alla città di Napoli;
l'accorpamento degli uffici di Afragola, Barra, Capri, Casoria, Frattamaggiore, Ischia, Marano, Portici e Pozzuoli a quello di Napoli avrà come conseguenza la paralisi totale del contenzioso;
inoltre, vanno considerati i disagi ed i costi per i cittadini per recarsi in sedi di uffici più lontani e caotiche con conseguenze negative che alla fine graveranno non solo su dipendenti, professionisti, consulenti, testimoni ma principalmente su tutta la collettività;
la soppressione dell'ufficio del giudice di pace di Afragola priverebbe i cittadini del mandamento di quel presidio di legalità rappresentato dal medesimo, favorendo così la permanenza e l'incremento del tasso di criminalità comune ed organizzata nei territori a nord di Napoli già molto elevata,
si chiede di sapere:
se il Governo non intenda prevedere, per coniugare l'esigenza di risparmio con l'efficienza ed il funzionamento del sistema giustizia, che il Comune di Afragola rinunci a tutte le spese che lo Stato deve affrontare per la struttura dove è ubicato l'ufficio del giudice di pace (tra l'altro è già stato approvato dalla Giunta comunale di Afragola e deve solo andare in gara il progetto per la costruzione di un nuovo edificio del giudice di pace, adiacente al Tribunale) lasciando all'ufficio i dipendenti attualmente in organico integrato, che poi potranno eventualmente essere sostituiti dai dipendenti comunali a seguito del graduale pensionamento degli stessi dipendenti statali;
se non intenda intervenire in tempi brevi per porre fine al riassetto dell'organizzazione giudiziaria dei territori a nord di Napoli, a giudizio dell'interpellante inefficiente, sostenendo la permanenza dall'ufficio sul territorio del comune di Afragola.