Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02781

Atto n. 3-02781

Pubblicato il 4 aprile 2012, nella seduta n. 705

COSENTINO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti e per i beni e le attività culturali. -

Premesso che:

lo storico Palazzo degli esami, esteso in un intero isolato del rione di Trastevere a Roma, è un edificio del 1912 di proprietà dello Stato, progettato dall'ingegner Edmondo Del Bufalo, ed è stato sede fino a 10 anni fa circa di concorsi ed esami di Stato per funzionari pubblici, insegnanti, giornalisti eccetera, nonché di scrutini elettorali;

il Direttore generale dell'ufficio centrale per i beni archeologici architettonici artistici e storici il 3 giugno 2000 ha apposto il vincolo monumentale sul Palazzo degli esami, dichiarando che l'immobile ha interesse particolarmente importante ai sensi del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 (recento "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre 1997, n. 352") per i motivi contenuti nell'apposita relazione storico-artistica;

nel 2002 sono iniziati, a giudizio dell'interrogante con procedure prive di qualsiasi trasparenza e pubblicità, i progetti ed i lavori di ristrutturazione del palazzo per inserirvi una sede dei "servizi segreti" (SISDE, scuola anti terrorismo);

quattro anni dopo, nel 2006, i lavori si sono fermati senza alcuna giustificazione ufficiale;

risulta che dalla fine del 2008 il cantiere ed i relativi lavori siano stati "desegretati";

dalla metà del 2011 sono ripresi i lavori, sempre eseguiti dalla stessa impresa IMAC SpA, secondo il progetto originario dell'architetto Mario Occhiuto;

sulla base delle informazioni ricevute i lavori dovrebbero concludersi nell'ottobre 2012 ed in seguito dovrebbe aver luogo il collaudo;

considerato che:

il destino del Palazzo degli esami, sia per il suo valore architettonico che per gli effetti che la sua utilizzazione potrebbe avere sull'intero quartiere in cui è situato, sta a cuore a tutta la cittadinanza;

il consiglio del Municipio "Centro storico" di Roma ha approvato all'unanimità la risoluzione n. 22 dell'11 dicembre 2009, con cui, in considerazione dell'ubicazione dell'edificio nell'ambito del territorio di propria competenza, si richiedeva al Comune di acquisire il palazzo degli esami e di metterlo a disposizione della cittadinanza;

risulta che il Comune di Roma abbia richiesto all'Agenzia del demanio nel 2011 di prendere possesso dell'immobile, senza peraltro indicarne l'utilizzo, nei termini e secondo le procedure del cosiddetto federalismo demaniale (decreto legislativo n. 85 del 28 maggio 2010);

l'Assessore comunale alla Cultura ed al centro storico Dino Gasperini, d'altra parte, ha smentito sulla stampa di essersi interessato alla questione e di aver fatto richiesta all'Agenzia del demanio o ad altri soggetti istituzionali per l'assegnazione al Comune di Roma del Palazzo;

diverse associazioni locali attive a Trastevere propongono che l'edificio sia utilizzato non già da non meglio identificate "forze dell'ordine", ma per finalità culturali secondo un progetto che comprenda anche il vicino edificio dell'ex Gioventù italiana del littorio, di proprietà comunale e regionale, progettato dall'architetto Luigi Moretti;

considerato altresì che:

il professor Ernesto Galli Della Loggia, membro del Comitato dei garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità nazionale, in un editoriale del "Corriere della Sera", uno dei principali quotidiani nazionali, ha scritto il 20 luglio 2009, mai smentito da alcuno, che "il Comune di Roma (…) con 40 milioni promette di sistemare a nuovo il Palazzo degli esami di via Induno";

l'imprenditore Pierfrancesco Murino, titolare dell'IMAC SpA al momento dell'appalto dei lavori, è stato rinviato a giudizio nel settembre 2011 per corruzione ed associazione a delinquere, con altri 17 tra cui Diego Anemone, Angelo Balducci (ex provveditore alle opere pubbliche del Lazio), Fabio De Santis (suo successore), Guido Bertolaso, nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti del G8 e dei "Grandi eventi" che si è estesa ad alcuni dei maggiori appalti degli ultimi anni, dai mondiali di nuoto a Roma del 2009 al G8 del La Maddalena, fino alle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia ed agli appalti del SISDE (giornalisticamente riportata come "inchiesta sulla cricca"),

si chiede di sapere:

se risulti al Governo, dal momento che i lavori risultano non sono più "segretati" dal 2008, chi abbia deciso l'intervento, per quale finalità e per quale importo, che ruolo vi abbiano svolto, da un lato, i responsabili pro tempore del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna e, dall'altro Pierfrancesco Murino titolare pro tempore della ditta IMAC SpA, tutti rinviati a giudizio dal Tribunale di Perugia nell'ambito della citata inchiesta;

se risulti chi abbia fatto la richiesta dei 40 milioni, citata nell'editoriale del "Corriere della Sera" richiamato in premessa, al Comitato interministeriale per le celebrazioni del 150° dell'unità d'Italia, ovvero alla "Struttura di Missione" per le celebrazioni, ovvero al Comitato dei garanti per le celebrazioni dell'anniversario dell'unità nazionale;

se si sia proceduto ai lavori con un contratto del tipo "appalto integrato" e se sia anche a ciò dovuto il blocco del cantiere nel corso dei lavori per carenza di fondi rispetto alle somme inizialmente stanziate per l'intervento;

quali siano state, altrimenti, le ragioni dell'interruzione degli interventi a suo tempo avviati nonché quali siano le risorse già utilizzate, le risorse ed i tempi ancora necessari per il completamento dei lavori di adeguamento e ristrutturazione oggi in corso, parziali rispetto a quelli inizialmente previsti;

se il Comune di Roma, nella persona dell'assessore Dino Gasperini o di altri, abbia fatto o meno richiesta di assegnazione dell'immobile nei termini e secondo le procedure del "federalismo demaniale" o se viceversa, attualmente, l'unico destinatario del progetto siano non meglio precisate "Forze dell'ordine";

se, in ogni caso, il Governo non intenda provvedere affinché allo storico immobile nel cuore di Trastevere, a metà strada tra le sedi del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del Ministero per i beni e le attività culturali (MIBAC), sia assegnata un'adeguata funzione culturale ovvero scientifica, anche al fine di non gravare ulteriormente sul carico urbanistico della zona interessata, congestionando il traffico nel rione.