Pubblicato il 1 marzo 2012, nella seduta n. 684
BALBONI - Ai Ministri della salute e dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
nello stabilimento Harlan di Correzzana, in provincia di Monza, è giunto un primo lotto di centoquattro scimmie, parte di un maxicarico di oltre 900 macachi, destinati alla vivisezione;
l'azienda Harlan si occupa di fornire animali a fini scientifici o sperimentali;
l'azienda Harlan è stata autorizzata con decreto del Ministero della salute del 31 gennaio 2012 all'importazione di un numero massimo di 900 esemplari (al massimo 155 per volta) di "macaca fasciclularis e. mulatta" dalla Cina e dalle Isole Mauritius; detta autorizzazione, di durata annuale, era stata richiesta anche lo scorso anno;
la ditta Harlan ha altri due stabilimenti: uno a san Pietro al Natisone (Udine) e l'altro a Bresso (Milano);
premesso, inoltre, che:
il metodo di ricerca con la sperimentazione sugli animali non è mai stato sottoposto a processo di verifica come accade per ogni altro metodo;
le risposte ottenute dalla sperimentazione sugli animali, sovente, non sono applicabili agli uomini;
negli Stati Uniti, già nel 2007, il Consiglio nazionale delle ricerche (NCR) illustrò il documento "Toxicity testing in the XXI century: a vision and a strategy" con il quale è stato promosso l'abbandono dei test sugli animali;
negli Stati Uniti, quindi, da ben 5 anni, lo studio dei dati derivati dal modello animale è stato sostituito con lo studio dei dati specifici per la specie umana basati sulla ricerca di cellule e tessuti;
la salute dei cittadini andrebbe tutelata anche attraverso l'accesso a metodologie di ricerca più sicure e affidabili nonché più economiche;
secondo un sondaggio della Commissione europea la maggior parte della popolazione - 86 per cento nel 2006 - invocherebbe la fine della vivisezione e il rispetto degli animali in quanto esseri senzienti;
considerato che:
il disegno di legge recante "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - legge comunitaria 2011", già approvato dalla Camera dei deputati e trasmesso al Senato (Atto Senato 3129), all'articolo 14, rubricato "Principi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici", prevede il divieto di allevamento di cani, gatti e primati sul territorio nazionale;
tale disposizione, se approvata definitivamente, imporrebbe pesanti vincoli alle multinazionali legate agli animali destinati alla vivisezione;
il Ministero della salute, inoltre, dovrebbe cessare le autorizzazioni in deroga a detti esperimenti,
l'interrogante chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, ritengano di intervenire con urgenza al fine di revocare l'autorizzazione concessa e, quindi, evitare che le scimmie siano oggetto di sperimentazioni;
se non ritengano doveroso sostenere, nelle sedi legislative opportune, l'approvazione di disposizioni che salvaguardino la salute di tutti gli animali in quanto esseri senzienti.