Pubblicato il 7 febbraio 2012
Seduta n. 670
FLERES - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
è di pochi giorni fa l'annuncio del cantante Adriano Celentano di partecipare come ospite al festival di Sanremo; dopo lunghe trattative l'accordo è stato raggiunto tra le critiche per il lauto compenso accordato al cantante; si parla di cifre straordinarie per performance di pochi minuti a serata: infatti, la Rai pagherà fino a 750.000 euro per la partecipazione a tre o più serate, la cifra scende a 700.000 euro se l'apparizione si ridurrà a due puntate, fino a "soli" 350.000 euro se il cantante sarà ospite di una sola serata;
Celentano si è affrettato a precisare che l'intera somma sarà devoluta in beneficenza e le relative tasse saranno pagate di tasca propria dallo stesso; in particolare, parte della somma è destinata ad ospedali di Emergency e la restante parte alle famiglie povere e disagiate di sette grandi città, indicate dai Sindaci delle stesse (Milano, Verona, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari);
l'accordo raggiunto tra i vertici della Rai e il cantante lascia perplessi, non solo per la folle cifra concessa per l'apparizione alla kermesse televisiva, ma anche per le modalità di scelta delle famiglie cui devolvere il denaro, indicate esclusivamente dai Sindaci di poche città italiane;
a ciò si aggiunga che il cantante approfitterà dell'evento per promuovere il suo nuovo disco, ad oggi un mezzo flop da un punto di vista degli incassi, appena settimo in classifica; precisando che, la Sipra, concessionaria di pubblicità dell'azienda, per uno spot di appena 30 secondi nel corso del festival chiede ben 110.000 euro, Celentano avrebbe dunque la possibilità di pubblicità gratuita per il suo disco;
l'interrogante, lungi dal voler fare demagogia, alla luce di quanto appena riportato, rilevando l'oggettiva eccessività del compenso accordato al cantante, si spinge oltre fino a ritenere che forse Celentano, approfittando dell'apparizione per pubblicizzare il proprio disco, dovrebbe egli stesso pagare la Rai; è comunque assurdo elevare il cantante a benefattore, quando il denaro con cui il "ragazzo della via Gluck" intende fare beneficenza, è costituito dai soldi del canone Rai, dunque soldi degli stessi italiani;
considerati gli impegni che la Rai ha assunto in virtù del Contratto di servizio sottoscritto con il Ministro in indirizzo,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non intenda intervenire al fine di verificare le scelte operate dai vertici della Rai, nonché al fine di provvedere al ridimensionamento dei criteri economici oggetto dell'accordo per la partecipazione del cantante Adriano Celentano al festival di Sanremo;
se non ritenga opportuno, altresì, predisporre un'apposita inchiesta sui compensi pagati dalla Rai, a qualunque titolo, ad artisti, giornalisti, personalità varie, con particolare riferimento alla verifica della congruità dei citati compensi ed all'effetto della presenza dei vari soggetti indicati rispetto all'audience.