Pubblicato il 18 gennaio 2012
Seduta n. 658
COSTA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute e delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
il Comune di Parabita (Lecce) risente ormai da troppi anni del problema dell'inquinamento elettromagnetico, registrando puntualmente valori superiori ai limiti consentiti dalla legge;
il problema è aggravato dal grave ritardo nello spostamento delle 64 emittenti radiotelevisive attualmente ospitate dai tralicci di una società su un unico traliccio di altra società;
la soluzione al problema, prevista con l'attivazione del "traliccio unico", potrà considerarsi definitiva solo dopo che l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) Puglia avrà attestato il trasloco di tutte le antenne sul traliccio unico;
l'operatività del traliccio unico, prevista per l'anno 2009, di fatto non è ancora stata attuata in quanto ad oggi si registra solo un parziale trasloco di poche emittenti radiotelevisive sul traliccio unico, il cui completo utilizzo consentirebbe di ridurre i valori di inquinamento elettromagnetico;
nel frattempo le ultime misurazioni Arpa, effettuate il 10 e 24 maggio 2011, hanno registrato dei picchi superiori a 8 V/m, ovvero oltre il limite di 6 V/m consentito dalla legge e di gran lunga superiori all'obiettivo di qualità stabilito dalla Regione Puglia in 3 V/m;
la questione è aggravata dall'impossibilità per i cittadini di conoscere quotidianamente i valori di inquinamento elettromagnetico, vista l'inattività delle centraline di rilevamento presenti sul territorio, che sono ancora spente causa presunti problemi di natura economica;
i cittadini parabitani infatti possono solo riscontrare i valori rilevati da centraline di proprietà privata, che registrano dati molto discordanti rispetto a quelli certificati dall'Arpa Puglia nel mese di maggio 2011;
sembra non più procrastinabile il definitivo trasloco sul traliccio unico di tutte le emittenti radiotelevisive che è la sola garanzia di riduzione degli effetti nocivi delle emissioni inquinanti,
l'interrogante chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire con estrema urgenza verificando gli attuali livelli di inquinamento elettromagnetico certamente di gran lunga superiori ai limiti stabiliti dalla legge e conseguentemente intimando l'immediato trasloco di tutti gli impianti sul già previsto traliccio unico a salvaguardia della salute pubblica e dell'interesse collettivo.