Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02575

Atto n. 3-02575

Pubblicato il 11 gennaio 2012
Seduta n. 653

FILIPPI Marco - Al Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

nel corso degli ultimi mesi Trenitalia SpA è salita alla ribalta delle cronache degli organi di informazione per decisioni assai discutibili e quantomeno controverse, che hanno destato perplessità ed evidenti preoccupazioni nella cittadinanza, ed in particolare agli utenti del servizio di trasporto ferroviario passeggeri, e il personale della società;

nel mese scorso (il 10 dicembre 2011) con l'attivazione del nuovo orario invernale sono emersi i drastici tagli dei convogli ferroviari a media e lunga percorrenza che hanno confermato come denunciato dall'interrogante nella mozione 1-00415 discussa in Aula il 30 giugno 2011 sul trasporto ferroviario, il lento e progressivo abbandono del Sud del Paese da parte di Trenitalia ed il conseguente taglio di migliaia di posti di lavoro;

nello stesso mese, si è verificata anche la vertenza dei wagon lits che ha visto la soppressione indiscriminata di un servizio, e del personale ad esso corrispondente, che riscuoteva invece consenso e successo da parte dei cittadini, in specie in particolari periodi dell'anno;

il timore, a giudizio dell'interrogante, è fondato sul fatto che le scelte attuali siano anche frutto di una precisa scelta politica: rendere sempre meno fruibili e confortevoli i treni a lunga percorrenza, con riscaldamenti non funzionanti, carrozze fatiscenti, ritardi e cancellazioni troppo spesso ingiustificati, facendone crollare l'utilizzo per poi giustificare i tagli;

Trenitalia SpA, invece di progettare un innalzamento della qualità di un trasporto ferroviario per i ceti meno abbienti, rende questo servizio pubblico carente, lento ed inadeguato penalizzandone sempre più un'utenza in prevalenza costituita da lavoratori e studenti;

da ultimo si apprende della nascita delle nuove classi per i viaggiatori per le quali l'amministratore delegato di Trenitalia ha investito 500 milioni di euro per rinnovare gli interni dei Frecciarossa e garantire maggior comfort e una dotazione tecnologica al top, con schermi informati e connettività Internet . Il gruppo Ferrovie dello Stato ha puntato sul made in Italy con il design di Giuggiaro, la cucina di Gianfranco Vissani ed i servizi di Telecom Italia. Nel contempo nel restyling voluto dall'amministratore delegato di Ferrovie vi è anche l'impossibilità per i passeggeri delle classi di livello più basso di accedere alla carrozza ristorante, dovranno accontentarsi di un carrellino bar che passerà lungo le carrozze;

la decisione di Trenitalia SpA di chiudere l'accesso al bar della categoria più bassa rappresenta una grave discriminazione lesiva della dignità e dei diritti dei cittadini abbassando, peraltro, la sicurezza complessiva dei convogli con la chiusura delle porte di comunicazione tra i vagoni delle diverse classi, tanto più grave in caso di incendi o di assistenza ai passeggeri colpiti da malori;

le nuove classi Executive, business, premium e standard hanno avuto il loro lancio con una campagna pubblicitaria assai discutibile, con video che ritraggono manager al lavoro, ragazze che parlano e meravigliosi scompartimenti vuoti nelle prime classi, ed una famiglia di immigrati per la classe standard ,

si chiede di sapere:

quali siano le valutazioni del Governo sui fatti riportati in premessa;

se vi fosse la necessità di introdurre una nuova classe viaggiatori e se questa dovesse comportare la segregazione fisica degli ambienti ad essa relativa, e quali siano i benefici economici previsti a fronte dell'ingente investimento e dove si ritenga giusto che possano essere altrimenti impiegati;

se non si ritenga quantomeno inopportuno che un'azienda, a totale partecipazione pubblica, veicoli messaggi ed attui comportamenti fortemente discriminatori e lesivi della dignità delle persone;

se lo Stato, nel suo ruolo di azionista unico e di decisore strategico del gruppo Ferrovie dello Stato, non ritenga di intervenire con urgenza ed in modo inequivoco al fine di assicurare servizi di mobilità uniformi su tutto il territorio nazionale e non discriminatori per i cittadini.