Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06482

Atto n. 4-06482

Pubblicato il 21 dicembre 2011
Seduta n. 649

GIAMBRONE , BELISARIO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

i lavoratori ex Alitalia posti in cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) nel dicembre del 2008 sono da considerarsi, a giudizio dell'interrogante, vittime di una strategia di ristrutturazione della compagnia di bandiera che pare seguire logiche tendenti alla progressiva precarizzazione del lavoro e che risulta favorevole alla gestione clientelare dei posti di lavoro;

le modalità di selezione previste nell'accordo del 31 ottobre 2008 (il cosiddetto lodo Letta) per il riassorbimento in CAI del personale cassaintegrato sarebbero state di fatto disattese: tale società, piuttosto che realizzare il riassetto organizzativo indicato nel citato accordo, mediante cui è riuscita ad ottenere enormi privilegi, ha attuato una politica di esternalizzazione dei servizi aeroportuali in favore di alcune società appartenenti al gruppo di handling GH;

il caso Alitalia è molto complesso, ma nonostante ciò appare comunque evidente qual è stato il risultato politico generato dal diretto intervento del precedente Governo sul mercato: la trasformazione dei rapporti di lavoro da stabili in precari e la graduale sostituzione delle professionalità impiegate in Alitalia/CAI con il personale di società esterne che, conseguentemente, hanno beneficiato del potere di gestione di una quantità non indifferente di quote occupazionali da "spendere" sul territorio;

in tal modo, CAI si è praticamente svincolata dalle operazioni di riassorbimento del personale in esubero e si è arrivati a risultati paradossali: in Sicilia ad esempio alcuni lavoratori siciliani, che prestavano servizio in modo stabile nella vecchia Alitalia, si sono trovati ad essere assunti dall'appaltatore come impiegati stagionali, tra l'altro per soli due mesi;

complessivamente in Sicilia, per quanto riguarda i soli servizi di terra, hanno perso il lavoro 23 persone (le quali peraltro non raggiungono con i 7 anni previsti dal decreto-legge 28 agosto 2008, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 2008, n. 166, i requisisti per la pensione), 18 a Palermo (3 responsabili, 5 addetti allo scalo e 8 operai) e 7 unità a Catania (1 responsabile, 3 addette , 1 caposquadra e 2 risorse del commerciale),

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto sopra descritto;

quali azioni concrete si intendano porre in essere al fine di aprire un tavolo di confronto per discutere la possibilità di una stabilizzazione dei lavoratori siciliani (ex) Alitalia.