Pubblicato il 6 dicembre 2011
Seduta n. 642
VALDITARA - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che a quanto risulta all'interrogante:
l'assegnazione di servizi di scorta ai politici e, più in generale, alle personalità pubbliche o a chi ricopre cariche pubbliche, che dovrebbe avvenire in base a validi motivi, in molti casi pare priva di evidenti giustificazioni, e, come mostrano i dati sui confronti internazionali, ha conosciuto negli ultimi anni un aumento indiscriminato e oltre misura, che alimenta giudizi sempre più negativi da parte dell'opinione pubblica;
secondo alcune valutazioni ufficiose, comparse anche nei principali organi di stampa, nella sola città di Roma sarebbero non meno di 2.000 le persone, tra cui non solo politici e magistrati, che usufruiscono del servizio di scorta, e per assicurare la funzionalità di tale servizio pare siano tenute a disposizione tra le 300 e le 400 auto volanti delle Forze dell'ordine, a fronte delle non più di 50 auto volanti funzionanti impiegate quotidianamente per il servizio di pattugliamento e sicurezza a favore di tutti i cittadini;
dalle fonti di stampa si evince anche che, solo per quanto riguarda la Questura di Roma, sono 6.000 gli agenti a disposizione per le esigenze di pattugliamento e di sicurezza della capitale e di tutti i comuni della Provincia, e di questi ben 1.000 devono essere impiegati per i servizi di scorta; sempre secondo fonti di informazione ufficiose sarebbero tra 3.000 e 4.000 le unità complessive di personale delle Forze armate e delle Forze dell'ordine impiegate in servizi di scorta;
è evidente che le spese per i servizi di scorta sono sempre più lievitate nel corso degli anni anzitutto perché molti uomini politici a tutti i livelli di governo, per abitudine purtroppo ormai consolidata, ne fanno uso soprattutto a fini di visibilità e di status symbol, e inoltre anche perché fino a oggi è mancata un'efficace e sistematica verifica caso per caso del perdurare nel tempo di quelle ragioni che, pur validamente, avevano motivano l'iniziale assegnazione del servizio di scorta;
la molteplicità dei centri di decisione dai quali dipendono il personale e i mezzi rende addirittura difficile quantificare con precisione gli oneri a carico della collettività, e questa è la prova più evidente della necessità di far funzionare, ovvero di istituire, un servizio di monitoraggio efficace, attento e costante del servizio,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non abbia già a disposizione o non ritenga di dovere provvedere ad una dettagliata ricognizione delle personalità di tutti i livelli istituzionali e di Governo, centrale, periferico, regionale e locale, che risultano assegnatarie di scorte a carico del personale, dei mezzi e delle strutture di tutte le Forze armate e di tutte le Forze dell'ordine, per cariche ricoperte tuttora o nel passato;
se sia a conoscenza del numero effettivo delle volanti e delle unità di personale attualmente impiegato nei servizi di scorta a livello sia di amministrazioni centrali, sia di amministrazioni regionali e locali, e se possa quantificare l'onere complessivo annuo a carico delle finanze pubbliche derivante dall'uso e dall'abuso di tali servizi;
se non ritenga opportuno istituire, pur nel rispetto delle esigenze di sicurezza, un servizio centralizzato di monitoraggio delle volanti e del personale in ogni momento utilizzato per servizi di accompagnamento e scorta, ovvero quali provvedimenti intenda in alternativa proporre per arrivare ad un taglio, anche drastico se necessario, dei servizi al fine di un più efficace utilizzo dei mezzi e del personale per le finalità della sicurezza dei cittadini tutti.