Atto n. 4-06336

Pubblicato il 29 novembre 2011
Seduta n. 638

BALBONI - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

la sindrome da sensibilità chimica multipla (MCS) colpisce in forma grave circa 5.000 persone in Italia, prevalentemente donne;

gli ammalati di MCS non riescono ad avere i livelli minimi assistenziali cui hanno diritto come cittadini per la reale impossibilità di accedere alle strutture sanitarie a causa delle sostanze chimiche aerodisperse nell'aria (profumi, disinfettanti, detergenti, gas di scarico, esalazioni di indumenti lavati con detersivi non biologici, vernici, plastiche, gomme) e per la presenza di campi elettromagnetici;

i pazienti affetti da intossicazione chimica e/o MCS sono costretti ad isolarsi ed evitare qualsiasi contatto e forma di vita sociale;

in Parlamento giacciono numerose iniziative legislative aventi ad oggetto tale patologia (anche l'interrogante ha presentato un disegno di legge in materia), il cui iter ad oggi non è stato ancora concluso;

considerato che:

solo in provincia di Ferrara le persone affette da MCS sono circa 40;

la Direzione generale della sanità e politiche sociali della Regione Emilia-Romagna in data 8 gennaio 2007 aveva emanato una direttiva in base alla quale a tutti gli assistiti con sintomi riconducibili a MCS è naturalmente garantita l'assistenza sanitaria attualmente erogabile ed efficace per affrontare le varie sintomatologie che manifestano;

nella direttiva, inoltre, venivano elencati tutti gli interventi che dovevano essere posti in essere dal punto di vista strutturale per i pazienti ammalati di MCS (per esempio l'utilizzo di camici in cotone sterili, di carrelli latex free, l'isolamento dei pazienti medesimi, eccetera);

preso atto che:

all'interrogante risulta che nessun Direttore sanitario avrebbe fatto rispettare tale direttiva;

in taluni casi, addirittura, ai pazienti affetti da tale patologia, abbandonati a loro stessi, verrebbe negata anche l'assistenza ambulatoriale e, in concomitanza, verrebbe suggerito di rivolgersi a strutture diverse in caso di ricovero,

l'interrogante chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto sopra;

se e in quali modi intenda intervenire al fine di informare e formare i medici di base, gli specialisti e il personale ausiliario sulla patologia;

se e in quali modi intenda intervenire al fine di agevolare la specializzazione di uno o più medici in ciascuna provincia con il ruolo di coordinamento territoriale e con preparazione internistica, che fungano da referenti per i pazienti locali e che svolgano un'azione di collegamento con i vari specialisti per i decorsi sanitari;

se e in quali modi intenda intervenire al fine di agevolare la specializzazione del personale per le emergenze cardiologiche dei pazienti con intossicazione chimica e/o MCS, almeno in una struttura per ciascuna provincia;

se e in quali modi intenda intervenire al fine di predisporre uno o più locali privi di sostanze chimichetossiche per il ricovero e le funzioni ambulatoriali in una struttura idonea in ciascuna provincia;

se e in quali modi intenda intervenire al fine di consentire ai pazienti di poter effettuare le visite mediche specialistiche e riabilitative presso il proprio domicilio;

se e in quali modi intenda intervenire al fine di agevolare la predisposizione presso il pronto soccorso di almeno un ospedale per ciascuna provincia di uno spazio isolato e decontaminato da sostanze chimiche, con carrello pronto all'uso con un kit latex free e un'ambulanza idonea al trasporto di pazienti con intossicazione chimica e/o MCS;

se ritenga opportuno adottare i protocolli americani di preparazione per gli interventi chirurgici su ammalati di MCS.