Pubblicato il 28 luglio 2011
Seduta n. 590
POLI BORTONE - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
l'Unione nazionale delle Camere di commercio è un ente dotato di una struttura organizzativa autonoma rispetto alle Camere di commercio istituite nelle province;
il ruolo che svolge l'Unioncamere è quello di snellire i rapporti tra imprese e pubblica amministrazione, mediante la realizzazione di iniziative di semplificazione amministrativa, con servizi di assistenza e consulenza;
tuttavia, a seguito dell'entrata in funzione dello Sportello unico per le attività produttive comunale (SUAP), istituito parimenti per semplificare e snellire le procedure amministrative e favorire lo sviluppo economico del territorio attraverso l'attività amministrativa fondata sulla certezza dei tempi e delle regole e mediante l'istituzione di un'apposita anagrafe delle imprese tenuta dall'Agenzia delle entrate, i cui certificati, tra l'altro, hanno un senso e un'importanza sociale, l'obbligo di iscrizione alla Camera di commercio risulta superfluo, oltre che dispendioso, per la stessa impresa. Infatti, il tributo imposto per l'iscrizione alle Camere di commercio aggiunge ulteriori gravami economici all'imprenditore,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga utile provvedere all'eliminazione dell'obbligo per le imprese di iscrizione alla Camera di commercio, divenuto anacronistico e dispendioso.