Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05710

Atto n. 4-05710

Pubblicato il 27 luglio 2011
Seduta n. 588

FILIPPI Marco - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

il giorno 14 luglio 2011 il treno ICN 1939 in partenza da Roma Termini alle ore 21.20 è partito con 50 minuti di ritardo per una protesta dei passeggeri della carrozza 13;

si tratta di un treno notturno rientrante nei cosiddetti "servizi di utilità sociale", individuati dal CIPE con delibera del 17 dicembre 2009, finanziato con risorse ministeriali sulla base del contratto di servizio recentemente stipulato e valevole fino al 2014;

la carrozza 13 era una carrozza con 10 compartimenti "cuccette a 6 posti", completamente piena nei 60 posti disponibili;

nei minuti precedenti l'ora fissata per la partenza, diversi passeggeri hanno fatto notare che mancavano in 5 compartimenti su 10 le scalette che permettono ai passeggeri di raggiungere le cuccette più alte;

l'addetta alle cuccette, appartenente ad una società che ha in gestione il servizio di accompagnamento notte dei treni in questione, ne informava un ferroviere di Trenitalia il quale dopo aver fatto un sommario sopralluogo appurava che mancavano 3 scalette, mentre altre 2 erano non conformi in quanto più strette degli agganci posti sulla bagagliera e verosimilmente appartenenti alle carrozze cosiddette "Comfort" (carrozze cuccette con 8 compartimenti a 4 letti);

all'approssimarsi dell'ora di partenza il ferroviere proponeva all'addetta alle cuccette, e quindi ai passeggeri dei 5 compartimenti, di "declassare" i compartimenti senza scaletta a compartimenti con posti a sedere, chiudendo le cuccette e apponendo sul biglietto la relativa annotazione per permettere ai passeggeri di chiedere un rimborso. Alle proteste dei passeggeri seguivano delle discussioni animate, visto che gli occupanti dei 5 compartimenti non si dimostravano disponibili a passare la notte in treno sul posto a sedere;

gli occupanti della carrozza 13 erano composti per lo più da famiglie con bambini, una coppia con donna incinta e passeggeri anziani. La discussione proseguiva da parte dei passeggeri con la minaccia di non far partire il treno e anche di chiamare le Forze dell'ordine;

nel frattempo era già passata l'ora di partenza e, vista la situazione, il ferroviere di Trenitalia si metteva in contatto telefonico per richiedere al deposito la fornitura di 5 scalette. Nello stesso tempo veniva fatto notare al ferroviere e all'addetta delle cuccette che i bagni erano maleodoranti, segno di un'igienizzazione molto discutibile, che mancavano le tavolette copri-tazza, che i contenitori portasciugamani erano stati divelti e che non si riusciva a chiudere bene le tendine dei vetri di alcune cabine. Inoltre si faceva notare che l'aria condizionata non era funzionante, in quanto era attiva solo la funzione ventilazione: nella sera del 14 luglio, all'atto della partenza, vi erano 28-29 gradi all'esterno, mentre all'interno le temperature erano certamente ben più alte;

trascorsi 40 minuti venivano portate le 5 scalette mancanti, ma con sorpresa ci si accorgeva seduta stante che erano del modello con agganci "stretti" previste per le carrozze "Comfort". Il ferroviere decideva che comunque potevano essere appoggiate, anche senza agganciarle, e disponeva per la partenza del treno alle ore 22.10, contravvenendo alle più elementari norme di sicurezza visto che la scaletta se non agganciata può spostarsi, anche a causa del movimento del treno, provocare cadute o abbattersi sugli stessi passeggeri con probabili ferimenti o lesioni;

considerato che il treno ICN 1939 ha origine a Roma Termini, è evidente come siano carenti i controlli e le verifiche nei depositi prima che le carrozze vengano inviate in composizione al treno, sia per quanto riguarda la pulizia e l'igienizzazione che per quanto riguarda le suppellettili (scalette, tendine, portaasciugamani, sedili copriwater), oltre alla verifica di funzionamento degli impianti di condizionamento,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei richiamati fatti, che a detta dei passeggeri sono ripetuti e continui, tali da ingenerare una disaffezione nei confronti del servizio offerto;

se ritenga di chiarire quali elementi e parametri contrattuali siano previsti dal vigente contratto per i servizi di utilità sociale per prevenire o sanzionare tali gravi inadempienze;

quali provvedimenti specifici intenda adottare affinché tali situazioni non abbiano a ripetersi;

se abbia previsto ispezioni per verificare la rispondenza del servizio erogato ai parametri contrattuali prestabiliti;

se non ritenga indispensabile istituire un servizio di assistenza che permetta ai passeggeri di segnalare direttamente tali situazioni di gravi inadempienze;

se non ritenga che vi siano elementi per considerare tale situazione come una inefficiente gestione delle risorse pubbliche e se non ritenga opportuno mettere a disposizione il contratto di servizio recentemente stipulato con Trenitalia per i servizi di media-lunga percorrenza relativi al perimetro dei servizi di utilità sociale individuato dal CIPE con delibera del 17 dicembre 2009.