Pubblicato il 14 luglio 2011
Seduta n. 581
POLI BORTONE - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
la Guardia di finanza ha scoperto che a Lecce circa 29 quintali di posta erano stati mandati al macero, tre dei quali mai passati per le mani dei portalettere;
questo ennesimo scandalo, che coinvolge Poste italiane, ha sollevato l'indignazione generale;
Federconsumatori, esprimendo il profondo sdegno nei confronti di Poste italiane ed in linea con altre associazioni di tutela dei diritti dei cittadini, sta valutando possibili azioni risarcitorie;
da notizie di stampa si apprende che mentre per alcuni funzionari "indagati" sarebbe addirittura scattato il premio di produzione, tantissimi utenti, invece, tra l'altro senza colpa, si sarebbero ritrovati esposti a situazioni di notevole morosità, non avendo mai ricevuto bollette o avvisi di pagamento;
lo sdegno dei cittadini non deriva solamente dalla gravissima vicenda portata alla luce dalla Guardia di finanza ma anche dal fatto che, a fronte dei continui aumenti per i servizi proposti, Poste italiane, si era guadagnata la fiducia di tanti italiani, ora però traditi dal sistema di recapito risultato del tutto inaffidabile,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga che Poste italiane debba risarcire tutti quei cittadini che, non avendo ricevuto le bollette o avvisi di pagamento, hanno subito danni notevoli;
se non intenda intervenire, per quanto di competenza, al fine di sanzionare Poste italiane;
se non ritenga di accertare se questa situazione risulti essersi verificata solo a Lecce o anche in altre città e che grado di affidabilità si possa, quindi, dare a Poste italiane rispetto all'impegno per la Banca del Sud.