Pubblicato il 6 luglio 2011
Seduta n. 578
PORETTI , PERDUCA - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
nella struttura ospedaliera pubblica San Donato, unica presente ad Arezzo, tutti i medici specialisti del reparto Ginecologia e ostetricia si dichiarano obiettori di coscienza rispetto alla legge n. 194 del 1978 sull'interruzione anticipata di gravidanza, rendendo in questo modo indisponibile tale servizio nel Comune;
per l'anno 2011 deve ancora essere prodotta la relazione annuale al Parlamento sull'applicazione della legge n. 194, la cui presentazione è secondo i termini di legge effettuata dal Ministro in indirizzo entro il mese di febbraio;
secondo l'ultima relazione presentata (anno 2010) il tasso di obiettori di coscienza tra i ginecologi italiani impegnati nelle strutture pubbliche è di circa 7 ogni 10;
in un tale quadro, se si vuole garantire il servizio prescritto dalla legge, le aziende sanitarie locali sono costrette a sobbarcare di lavoro i pochi medici ginecologi che non si avvalgono dell'obiezione di coscienza,
si chiede di sapere:
quali siano le motivazioni per cui il Ministro in indirizzo non abbia ancora depositato in Parlamento la relazione annuale sull'applicazione della legge n. 194 e se non intenda presentarla quanto prima;
quale sia il numero, per ogni Asl e struttura ospedaliera pubblica, dei ginecologi disponibili, con la specificazione di quanti di questi si dichiarino obiettori di coscienza;
che cosa intenda fare per garantire presso ogni presidio ospedaliero dove sia presente un reparto di Ginecologia e ostetricia la disponibilità costante di medici disposti ad effettuare interruzioni anticipate di gravidanza.