Pubblicato il 29 giugno 2011
Seduta n. 575
GALLO - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
le Direzioni regionali per i beni culturali e paesaggistici sono articolazioni territoriali con compiti definiti dal decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2004, n. 173;
la Direzione regionale della Puglia si articola in quattro istituti di settore: la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Bari e Foggia; la Soprintendenza per il patrimonio storico ed etnoantropologico per le province di Bari e Foggia; la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per le province di Lecce, Brindisi e Taranto;
premesso, inoltre, che:
nell'ambito di un progetto di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, la Soprintendenza per i beni e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Lecce, Brindisi e Taranto dovrebbe essere soppressa e gli uffici dovrebbero essere accorpati a quelli di Bari;
tale provvedimento di accorpamento, a giudizio dell'interrogante, sarebbe in netto contrasto con la necessità di ben provvedere, con una burocrazia più snella, alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio storico, architettonico e artistico della provincia di Lecce;
tale accorpamento, stante la consistente distanza che separa il capoluogo dalla città di Lecce, inoltre, risulterebbe dannoso, oltre che gravoso, per tutti coloro, pubblici e privati, che ad oggi intrattengono rapporti con la Soprintendenza, con notevole aggravio di tempo e di costi;
infine, sarebbe in controtendenza rispetto alla politica di decentramento auspicata per tutto il territorio italiano e causerebbe un'ulteriore forte penalizzazione del Salento che, in tal modo, sarebbe privato di un importante e necessario servizio già consolidato e che ha fino ad oggi dato ottimi risultati;
considerato che:
il territorio di competenza della Soprintendenza citata è caratterizzato dalla presenza di complessi di beni di eccezionale valore archeologico, storico e artistico, che necessiterebbero di un'autonoma gestione per le province di Lecce, Brindisi e Taranto;
occorrerebbe, pertanto, intervenire al fine di potenziare le attività già poste in essere dalla Soprintendenza,
l'interrogante chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda rivedere il piano di riorganizzazione previsto dal Ministero al fine di consentire che la Soprintendenza per le province di Lecce, Brindisi e Taranto continui a svolgere le attività di tutela e di salvaguardia, di conservazione e di valorizzazione del patrimonio architettonico, storico, artistico e paesaggistico presente nell'area salentina e, in generale, nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto.