Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03933
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Atto n. 4-03933
Pubblicato il 20 febbraio 2003
Seduta n. 338
CAMBER. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
si è tenuta in tutta Italia il 10 febbraio scorso una giornata di sensibilizzazione promossa dai Conservatori di musica sui contenuti del nuovo regolamento per l'autonomia statutaria in fase di esame al Consiglio dei ministri;
con tale iniziativa la Conferenza dei direttori dei Conservatori ha voluto richiamare l'attenzione del Governo sulla norma, che si vorrebbe introdurre, che porrebbe a capo degli istituti musicali un "presidente" di nomina ministeriale cui spetterebbe, fra l'altro, la rappresentanza legale dell'ente, mentre il direttore continuerebbe ad essere espresso dal corpo docente;
secondo la Conferenza dei direttori dei Conservatori il nuovo regolamento per l'autonomia statutaria così formulato apparirebbe in palese contrasto sia con l'articolo 33 della Costituzione sia con le indicazioni fornite da tutti gli organi tecnici competenti e dalle Commissioni cultura della Camera e del Senato le quali, univocamente e per ben due volte, hanno richiamato il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca al rispetto del principio di autonomia sancito dalla Costituzione e della volontà espressa dal legislatore;
la Conferenza dei direttori dei Conservatori ha quindi rivolto un appello al Presidente del Consiglio esprimendo l'auspicio circa il mantenimento dell'autonomia già riconosciuta, a livello di ordinamento europeo, a tutte le università e a tutte le scuole primarie e secondarie;
anche il Conservatorio G. Tartini di Trieste ha aderito a queste iniziative di sensibilizzazione, diffondendo un comunicato e richiedendo solidarietà agli altri enti di produzione artistica della città;
a tale problematica si affianca quella relativa ai fondi ministeriali disponibili per il normale fabbisogno di funzionamento dei Conservatori, che hanno subito un decurtamento superiore al 35 per cento: secondo i responsabili dei Conservatori di musica tale riduzione renderà impossibile assicurare il regolare funzionamento e corrispondere alle crescenti esigenze di ricerca, alta formazione e produzione artistica rientranti nelle loro finalità istituzionali e necessarie per mantenere un dignitoso confronto con gli altri Paesi europei;
la musica rappresenta uno dei settori artistici nel quale l'Italia può ben vantare un primato a livello internazionale,
si chiede di sapere:
quali iniziative si intenda intraprendere per mediare le diverse posizioni, legittimamente espresse, in materia di autonomia dei Conservatori di musica, anche recependo le indicazioni fornite dagli organi tecnici competenti e dalle Commissioni cultura della Camera e del Senato;
quali iniziative di natura finanziaria si intenda adottare per garantire il normale fabbisogno di funzionamento dei conservatori.