Pubblicato il 20 febbraio 2003
Seduta n. 338
MALABARBA. - Ai Ministri delle attività produttive e degli affari esteri. -
Premesso che:
nel dicembre scorso un gruppo di imprenditori italiani è stato in Israele con il Vice Ministro delle attività produttive, Adolfo Urso. Fra i manager che hanno stretto accordi in Israele c'era anche Paolo Cuccia, Amministratore Delegato dell'ACEA s.p.a.;
l'ACEA, società la cui maggioranza appartiene al Comune di Roma, collaborerà con gli Israeliani nello sfruttamento delle acque della regione;
il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione per la sospensione dell'associazione di Israele all'Unione Europea, a causa delle violazioni israeliane dei diritti umani; la sottrazione dell'acqua ai Palestinesi e agli altri Paesi della regione (il Libano, per esempio) è un elemento fondamentale del colonialismo israeliano;
Israele, a differenza dei Paesi vicini, non ha mai sottoscritto i trattati internazionali sulle acque;
risoluzioni dell'ONU hanno condannato Israele per le sue rapine delle risorse naturali, prima fra tutte proprio l'acqua;
in questo quadro la collaborazione ACEA - Israele assume il significato di un avallo alla politica criminale di Sharon contro il popolo palestinese,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano di sospendere ogni accordo di collaborazione tra lo Stato italiano, le aziende compartecipate del Comune di Roma ed Israele, alla luce delle risoluzioni dell'ONU che intimano il ritiro delle truppe di occupazione, lo smantellamento delle colonie dalla Cisgiordania, da Gaza e da Gerusalemme est ed il riconoscimento del diritto al ritorno dei profughi palestinesi nella loro terra.