Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03837

Atto n. 4-03837

Pubblicato il 11 febbraio 2003
Seduta n. 328

RIPAMONTI. - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle comunicazioni. -

Premesso che:

Poste Italiane SpA nell'aprile 2001 nell'ambito degli obiettivi di risanamento contabile dell'azienda annunciò un esubero di personale pari a oltre 9.000 unità;

dal conseguente avvio delle procedure previste ai sensi della legge 223/91 e dall'attivazione del tavolo negoziale al Ministero del lavoro e delle politiche sociali si pervenne alla definizione di un piano di gestione non traumatico degli esuberi;

al fine di garantire la funzionalità dei servizi senza incidere sulla struttura dei costi venne deciso sulla base di un preciso calendario di assunzioni, l'ingresso in azienda di 3.000 operatori addetti al recapito con contratto di apprendistato;

nel dicembre 2001 Poste Italiane SpA tramite società specializzate in selezione del personale, con la dovuta copertura informativa della stampa, diede via alle procedure per l'individuazione di detti 'aspiranti portalettere' basate su 'scientifiche prove attitudinali',

si chiede di sapere:

sulla base di quali criteri scientifici siano state svolte le selezioni per l'individuazione delle attitudini allo svolgimento dell'attività di portalettere;

se da dette selezioni siano scaturite graduatorie sulla base di punteggi conseguiti, ovvero quali siano stati i criteri che hanno determinato l'individuazione del personale idoneo;

su quale base siano stati stipulati i contratti di apprendistato del primo scaglione di assunti nel settembre 2002;

quali siano le motivazioni che avrebbero indotto Poste Italiane SpA a non rendere pubbliche le graduatorie e/o gli elenchi dei candidati risultati idonei alla selezione;

se non si ritenga che le decine di migliaia di partecipanti alla selezione abbiano diritto di conoscere l'esito delle prove a cui si sono sottoposti;

quali misure si intenda adottare al fine di dissipare ogni sospetto sull'operato di Poste Italiane SpA e per ripristinare le dovute forme di controllo in merito alla regolarità delle assunzioni a garanzia della correttezza e della trasparenza delle procedure di gestione di ciò che, ancora, si configura come un servizio ed un patrimonio pubblico.