Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01150

Atto n. 4-01150

Pubblicato il 20 dicembre 2001
Seduta n. 97

RIPAMONTI. - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e per le pari opportunità. -

Premesso che:

            L.B. di 31 anni, cassiera part time da 12 anni in un supermercato PAM di Via Olona, a Milano e mamma di due bambini sarebbe stata costretta, al rientro dalla maternità, a tornare al lavoro portando con sè la figlia di un anno, in quanto il suo turno di lavoro (dalle 16 alle 20) inizia quando il nido chiude;

            la signora non avendo alternative nel mese di luglio 2001 avrebbe inviato una lettera all’azienda per chiedere se, al momento del rientro dalla maternità previsto per il 22 ottobre, potevano modificarle l’orario di lavoro per i motivi di cui sopra e dando anche la sua disponibilità a trasferirsi presso un altro punto vendita;

            il contenzioso non si è risolto, pertanto, dopo la maternità e un periodo di ferie, la signora si è presentata puntuale al lavoro ma con la bambina in braccio;

            l’azienda avrebbe comunicato alla lavoratrice che se si fosse riverificato l’episodio ci sarebbero state conseguenze disciplinari,

        si chiede di sapere:

            se non si ritenga che la condizione della signora L.B. sia purtroppo molto comune fra le donne che lavorano sia nella grande distribuzione che in altri settori e che molte situazioni non siano denunciate per timore di rivalse sul luogo di lavoro;

            se non si consideri che si possa essere verificata una operazione di discriminazione sindacale dal momento che la Direzione della PAM in un primo momento avrebbe dichiarato la propria disponibilità ad esaminare il caso, mentre successivamente avrebbe dimostrato una netta chiusura probabilmente causata dalla decisione di L.B. di informare le organizzazioni sindacali interne;

            se non si ritenga sia urgente intervenire al fine di potenziare il servizio di asilo nido e le scuole materna ed elementare, in quanto gli orari di entrata e di uscita difficilmente sono conciliabili con gli orari di lavoro;

            quali atti si intenda intraprendere al fine di permettere alle donne lavoratrici (così come ai lavoratori in genere che abbiano reali necessità) di conciliare le esigenze familiari con quelle di servizio prendendo anche ad esempio i paesi europei che in materia hanno da tempo raggiunto importanti traguardi (part time variabile, orari prolungati e/o differenziati della scuola per la prima e seconda infanzia).