Pubblicato il 26 maggio 2011
Seduta n. 559
RUSCONI - Al Ministro degli affari esteri. -
Premesso che:
gli Istituti italiani di cultura svolgono una fondamentale opera di diffusione e promozione della cultura italiana all'estero;
detti Istituti costituiscono la principale e più autorevole risposta all'interesse che la cultura, la storia e la lingua italiane continuano a suscitare nel mondo;
in tale panorama particolare importanza e prestigio riveste uno dei primi Istituti culturali italiani fondati in Francia ovvero l'Istituto italiano di cultura di Grenoble, fondato nel 1961;
nel corso degli anni ha svolto un'intensa attività dando vita ad una serie di iniziative tutte egualmente interessanti e di alto interresse culturale; tra queste si ricorda il festival del Cinema italiana di Annecy istituito nel 1983;
ancora oggi l'Istituto è molto attivo e, in collaborazione con il COMAMICI (Comitato degli amici dell'Istituto di Cultura), propone ogni anno eventi di vario tipo rivolti a un pubblico di età, origine e dai più diversi interessi; sono circa 500 gli studenti iscritti ai corsi per l'apprendimento ed il perfezionamento della lingua italiana;
considerato che:
nell'ambito di un piano di riorganizzazione della rete degli Istituti di cultura, il Ministero degli affari esteri ha programmato il declassamento di numerose sedi nonché la chiusura di alcune sedi tra cui quella di Grenoble;
la chiusura di tale importante Istituto rappresenterebbe una grave ed incomprensibile defezione nella rappresentanza e nella promozione della cultura italiana in un'area territoriale che vanta un alto valore strategico ed una considerevole presenza di connazionali;
tale decisione ha già raccolto il fermo dissenso delle comunità locali, così come quello delle rappresentanze sindacali, essendo l'Istituto di cultura di Grenoble un punto di riferimento imprescindibile per la comunità italiana residente in tale area della Francia e un importate strumento per la collaborazione con il mondo culturale e scientifico del Paese ospitante,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga che la prevista chiusura dell'Istituto di cultura italiana di Grenoble non sia fortemente lesiva per il Paese sotto il profilo culturale, scientifico, economico e dell'immagine nonché in forte contrasto con l'ambizione di vedere nascere una vera cultura europea comune;
se, alla luce di tali considerazioni, non ritenga di dover riconsiderare la decisione assunta in ordine alla chiusura di tale importate Istituto, al fine di non compromettere la nascita di una vera Europa culturale;
se non ritenga necessario attivarsi con la massima sollecitudine per reperire le risorse necessarie alla sopravvivenza di tale importante Istituto;
infine, come intenda salvaguardare le professionalità impiegate presso tale Istituto che da anni si adoperano con successo alla promozione della cultura, della lingua e dell'immagine del Paese.