Atto n. 3-02153

Pubblicato il 17 maggio 2011
Seduta n. 552

BAIO , GUSTAVINO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'interno. -

Premesso che:

secondo l'ultimo rapporto elaborato dall'ISTAT, in Italia 2.609.000 persone sono affette da disabilità, di cui 700.000 hanno limitazioni motorie e circa 376.000 non sono in grado di svolgere, da sole, le principali attività di cura della persona;

lo studio dell'ISTAT sopra citato stima che entro il 2035 l'aumento delle persone con disabilità sarà compreso tra il 65 e il 75 per cento;

la legge n. 104 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni garantisce e promuove il rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e autonomia delle persone con handicap prevedendo, all'art. 24, che tutte le opere edilizie riguardanti edifici pubblici e privati aperti al pubblico devono essere progettate e realizzate senza barriere architettoniche e stabilendo, all'art 26, la realizzazione di tutti gli interventi necessari a consentire alle persone affette da disabilità di muoversi liberamente sul territorio;

il 13 dicembre 2006 è stata sottoscritta la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata in Italia dalla legge 3 marzo 2009, n. 18, allo scopo di promuovere, proteggere ed assicurare alle persone affette da handicap, il pieno ed uguale godimento del diritto alla vita, alla salute, all'istruzione, al lavoro, ad una vita indipendente, alla mobilità e, in generale, alla partecipazione alla vita politica e sociale;

nella città di La Spezia, in località Fabiano Alto, abita M. P., un giovane affetto da grave handicap motorio che può uscire da casa solo se viene trasportato di peso lungo la scalinata pubblica che congiunge la sua abitazione ad una strada principale;

considerato che:

la situazione del giovane M.P. è stata più volte segnalata all'amministrazione comunale e posta all'attenzione delle Camere, senza che ciò abbia sortito effetti risolutivi;

la perdurante inadempienza dell'amministrazione costituisce una palese forma di discriminazione, perché crea e mantiene una barriera che ostacola il pieno godimento dei diritti e delle libertà fondamentali di una persona con disabilità;

il caso segnalato è rappresentativo delle situazioni di difficoltà in cui versano, quotidianamente, i soggetti affetti da handicap motorio,

si chiede di sapere:

quali misure di competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare per evitare il verificarsi di altri casi simili a quello segnalato, in ottemperanza alle leggi vigenti in materia e all'articolo 3 della Costituzione che impone di "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana";

se non ritengano necessario intervenire, secondo gli strumenti a disposizione, affinché il Comune di La Spezia provveda ad eliminare l'ostacolo architettonico segnalato;

quali iniziative di competenza intendano adottare per assicurare la piena e corretta applicazione della legge n. 104 del 1992 su tutto il territorio nazionale;

se non ritengano necessario promuovere un tavolo tecnico con le Prefetture per predisporre un meccanismo di censimento e di monitoraggio degli immobili pubblici e privati dotati di elementi strutturali che rendono difficile e/o impossibile l'accesso a chi ha difficoltà motorie, coordinando le attività di eliminazione degli stessi.