Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05149

Atto n. 4-05149

Pubblicato il 5 maggio 2011
Seduta n. 550

BELISARIO - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

alcuni recenti episodi verificatisi all'interno dei Centri di identificazione ed espulsione (CIE) o nel trasferimento degli immigrati clandestini testimoniano che situazioni caotiche, che inficiano la qualità del lavoro delle Forze dell'ordine oltre alla qualità della vita stessa degli operatori e dei migranti, sono con frequenza determinate da una disorganizzazione che fa capo al Ministero in indirizzo;

ovviamente anche la perdurante carenza di risorse che penalizza da anni, nonostante i proclami sulla sicurezza, le Forze dell'ordine italiane alimenta il caos e le difficoltà, ma non sembra che nell'amministrazione si intenda reagire a detta carenza con razionalità, e almeno, tentativi di efficienza;

ad esempio concreto si cita il trasferimento organizzato nei giorni scorsi dal Ministero di 60 tunisini dal CIE di Palazzo San Gervasio (Potenza) all'aeroporto di Napoli Capodichino per il rimpatrio in Tunisia: divisi in due turni, i primi 30 sono scortati nel cuore della notte, con la conseguenza che al rientro a Potenza, dopo 16 ore continuative di servizio, un funzionario e un assistente capo della questura sono rimasti coinvolti in un incidente stradale per un colpo di sonno dell'autista; gli altri 30, la cui partenza è in programma alle 4 del mattino, sempre alla volta di Napoli Capodichino, dopo numerosi ordini e contrordini del Ministero sono riusciti a partire dal centro alle 13 e arrivare all'aeroporto alle 16, dove avrebbero dovuto imbarcarsi alle 18: ma non c'era alcun aereo in partenza per Tunisi, così che il Ministero ha disposto di mandare in aereo gli immigrati al CIE di Bari (distante 80 chilometri da quello di Palazzo San Gervasio), mentre i poliziotti di scorta sono rientrati in pullman (Capodichino dista 200 chilometri da Palazzo San Gervasio), con il corollario di ore d'attesa sulla corsia d'emergenza perché il motore del pullman ha preso fuoco;

sempre di questi giorni è la pubblica denuncia dell'incombente pericolo per la salute del personale di polizia in servizio presso il CIE di Restinco (Brindisi): nonostante l'assicurazione che sarebbero stati messi a disposizione dei reparti impegnati nell'emergenza immigrazione 200.000 guanti in lattice e 80.000 mascherine chirurgiche, di tale fornitura (peraltro richiamata nella nota ministeriale 557/RS/39/1/0838 del 22 aprile 2011) non si è ancora visto nulla;

relativamente alle condizioni di detenzione dei migranti, varie nel corso degli anni sono state le denunce contro l'esperienza dei CIE, da parte della Corte dei conti, di Medici senza frontiere, di Amnesty international: nonostante le criticità riscontrate, il Governo italiano ha deciso di rispondere all'emergenza che si è determinata nel 2011 in seguito alle rivolte nei Paesi del nord Africa con CIE last minute, in cui si rischia di cancellare diritti e principi costituzionali;

grave è che non siano ammessi all'interno di dette strutture rappresentanti di Organizzazioni non governative, avvocati e giornalisti, di decisa rilevanza il fatto che tramite circolare del Ministro in indirizzo sia stato inibito l'accesso anche ai parlamentari;

secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione europea, gli avvenimenti nell'area del Mediterraneo meridionale hanno causato l'esodo di oltre 650.000 persone: finora pochissimi richiedenti asilo sono giunti in Europa, tuttavia più di 25.000 persone cercano una vita migliore nell'Unione europea,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda accertare cause e responsabilità della disorganizzazione e dell'inefficienza che caratterizza gli uffici rispetto alle esigenze operative del personale delle Forze dell'ordine in servizio presso i CIE;

se sia intenzione del Governo pianificare l'accoglienza ai migranti che approderanno sulle coste italiane, in collaborazione con Regioni, enti locali e con le associazioni e organizzazioni non governative impegnate su questo fronte, o se si intenda perseverare con l'adesione dei CIE last minute;

se si ritenga opportuno che non sia mai più impedito l'accesso ai CIE all'interrogante come agli altri parlamentari.