Atto n. 2-00321

Pubblicato il 15 marzo 2011
Seduta n. 520

ARMATO , CARLONI , ANDRIA , ANTEZZA , ASTORE , BASSOLI , BERTUZZI , BIONDELLI , CHIAROMONTE , DE LUCA , DE SENA , DELLA MONICA , DI GIOVAN PAOLO , FIORONI , INCOSTANTE , LUSI , MAGISTRELLI , MONGIELLO , MUSSO , PEGORER , SANNA , SBARBATI , SCANU , THALER AUSSERHOFER , GARAVAGLIA Mariapia , MARINI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che:

la legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007), all'art. 1, commi da 340 a 343, nel testo modificato dalla legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria per il 2008), ha disposto per l'istituzione delle zone franche urbane (ZFU) e degli strumenti di agevolazione fiscale da attivare per conseguire l'obiettivo di contrastare i fenomeni di esclusione sociale e favorire l'integrazione sociale e culturale delle popolazioni abitanti in circoscrizioni o quartieri delle città caratterizzati da degrado urbano e sociale;

a tal fine era stato istituito un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico con una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009 per il finanziamento di incentivi e agevolazioni fiscali e previdenziali a favore delle nuove attività economiche, insediate a partire dal 1° gennaio 2008, delle piccole e micro imprese delle ZFU;

le regole e i criteri per l'individuazione delle ZFU e per l'elaborazione e presentazione delle proposte progettuali sono stati stabiliti con delibera CIPE n. 5 del 2008 e, a seguito dell'istruttoria tecnica, con delibera n. 14 del 2009 è stata approvata dal CIPE la lista delle 22 città beneficiarie;

con decisione C(2009)8126 del 28 ottobre 2009 la Commissione europea ha approvato, su richiesta del Governo italiano, il relativo regime di aiuto sotto forma di esenzione tortale di imposta per i primi 5 esercizi dei redditi derivanti dalle nuove attività avviate nelle ZFU; per i successivi 5, limitato al 60 per cento; per il 20 per cento per altri due periodi e per il 20 per cento per gli ultimi due periodi di imposta;

in data 28 ottobre 2009 tutte le 22 città beneficiarie hanno sottoscritto il "contratto di ZFU", con il quale, oltre all'assegnazione delle risorse, sono stati previsti specifici impegni tra le parti per assicurare l'avvio efficace delle ZFU e per il conseguimento degli obiettivi di crescita dell'occupazione previsti;

con l'art. 43 del decreto-legge n. 78 del 2010 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, sono state istituite le zone a burocrazia zero e si è previsto che, ove tali zone coincidessero con le ZFU, le risorse previste per le zone franche saranno utilizzate dal sindaco territorialmente competente per la concessione di contributi diretti alle nuove iniziative produttive avviate nelle zone a burocrazia zero;

considerato il rilevante ruolo che le città e aree urbane possono svolgere per la costruzione di una credibile strategia di sviluppo e coesione nazionale, migliorando la qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese nonché individuando appropriati strumenti di interventi da dedicare specificatamente alle zone periferiche e ai quartieri più gravemente interessati da fenomeni di degrado sociale ed economico,

si chiede di sapere:

quali iniziative urgenti e atti di propria competenza il Governo ritenga opportuno adottare per sbloccare l'attuazione della procedura ZFU e mettere nelle condizioni le città interessate di sperimentare l'istituto in questione, al fine di assicurare, nei rispettivi sistemi economici locali, la realizzazione degli obiettivi previsti in termini di riduzione del disagio sociale, di nascita e sviluppo di nuove imprese e di creazione di occupazione;

se non si ritenga opportuno convocare con la massima urgenza un tavolo tecnico, con la partecipazione dei Ministri dell'economia e finanze e dello sviluppo economico, per formulare ufficialmente la richiesta di immediata attivazione delle ZFU, resa necessaria dal grave stato di disagio sociale e occupazionale in cui versano i territori urbani interessati dalle ZFU, in gran parte localizzati nei quartieri più fragili delle città, sollecitando al tempo stesso un'attenzione particolare per i problemi che affliggono le aree urbane, in particolare quelle del Mezzogiorno.