Pubblicato il 9 marzo 2011
Seduta n. 517
FLERES - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
la Federazione armatori siciliani da anni denuncia la cattiva gestione delle risorse comunitarie e la molteplicità di norme che penalizzano sempre di più il comparto della pesca;
tale comparto, oltre a costituire una risorsa economica per la Sicilia, garantisce la sussistenza di migliaia di pescatori e delle loro famiglie;
considerato che:
nei periodi di fermo-pesca imposti dall'Unione europea nei mercati italiani sono presenti enormi quantità di pesce spada, tonno rosso, bianchetto e altri prodotti ittici che provengono, per la maggior parte, dal sud est asiatico;
tale quantità di pesce non nostrano potrebbe provocare gravi rischi per la sicurezza alimentare e grave danno all'economia;
rilevato che la citata federazione denuncia, inoltre, la copiosa quantità di certificazioni necessarie e il faticoso iter burocratico previsto per le autorizzazioni per la pesca professionale, nonché la limitatezza delle quote-pesca, il caro gasolio, la pratica dei contributi a sorteggio e le mancate deroghe per la pesca di alcune specie,
l'interrogante chiede di sapere se i Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, siano a conoscenza di quanto sopra riportato e, in caso affermativo, se e in quali modi intendano intervenire al fine di agevolare il superamento della crisi in cui versa l'intero settore della pesca, con particolare riferimento al comparto siciliano.