Atto n. 4-04468

Pubblicato il 1 febbraio 2011
Seduta n. 495

PERDUCA , PORETTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri per i beni e le attività culturali, dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle politiche agricole alimentari e forestali, dello sviluppo economico, degli affari esteri e per le politiche europee. -

Premesso che il 25 gennaio 2011, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta viene data la notizia della nascita di GenEticaMente che, secondo le dichiarazioni dei fondatori, tra i quali l'ex onorevole Mario Capanna, dovrebbe diventare un polo scientifico euro-mediterraneo per biotecnologie sostenibili;

considerato che:

secondo alcune agenzie stampa relative alla presentazione del polo, esso avrebbe ricevuto 20 milioni di euro per i prossimi cinque anni di lavoro che secondo il Presidente della fondazione Diritti genetici Mario Capanna andrebbero a sostegno di un "progetto strategico di grande respiro che farà assumere all'Italia un ruolo d'avanguardia nel campo delle bioscienze, sia a livello europeo sia nei confronti dei Paesi della zona Sud e Est del Mediterraneo" con progetti di ricerca scientifica partecipata, alta formazione, comunicazione nel settore delle biotecnologie;

tale polo verrà ospitato presso il Castellaccio dei Monteroni dato in comodato d'uso al centro per 20 anni dal Sindaco di Ladispoli (Roma);

in particolare, si informa che verrà sviluppata una "nuova" frontiera scientifica, quella delle "biotecnologie soft" alternative agli OGM, cioè la MAS (marker assisted selection - selezione assistita da marcatori) superando l'annoso dibattito "OGM sì", "OGM no";

secondo la mission della fondazione, che si può leggere sul sito Internet dello stesso ente, essa «opera per realizzare un modello inedito di intermediazione culturale in materia di innovazione biotecnologica, definendo nuove forme di partecipazione sociale allo sviluppo scientifico e tecnologico. Il paradigma genetico ha infatti aperto un orizzonte di riflessione completamente nuovo, in cui diventa fondamentale stabilire alcune precise corrispondenze non solo fra scienza e società, ma anche fra aree interne al mondo scientifico e alle stesse organizzazioni sociali. È necessario creare una modalità di dialogo fluida e dinamica in cui tutte le parti in campo si sentano realmente coinvolte e rappresentate, pianificando strumenti di partecipazione sociale e di corrispondenza diretta con la democrazia, mossi dalla consapevolezza che "innovazione" non significa soltanto "novità" in senso tecnico, ma anche "condivisione" di processi e di risultati sul piano sociale. Si tratta di un nuovo modo di pensare i progressi della ricerca scientifica, di una visione che si pone al centro della modernità e in linea con quei diritti innovativi che Norberto Bobbio definiva "di terza e quarta generazione", come il diritto a un ambiente sano, alla salute, alla dignità della persona e, soprattutto, i diritti genetici. In questo modo l'intermediazione culturale diventa "azione" che si sviluppa su più livelli: un laboratorio interdisciplinare di nuova democrazia»;

quanto contenuto nella mission della fondazione può esser inquadrato più facilmente in un contesto sociologico che non prettamente scientifico;

tra i sostenitori di GenEticaMente figurano, come sottolinea Mario Capanna, la Presidenza del Consiglio dei ministri, i Ministeri per i beni culturali, dell'istruzione, università e ricerca, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle politiche agricole, alimentari e forestali, dello sviluppo economico, degli affari esteri, per le politiche europee, la Coop-Italia, la Regione Lazio, il Comune di Roma e la Regione Puglia;

il modello di ricerca adottato sarà quello della ricerca scientifica partecipata e tra i progetti finanziati vi sono: 1) il biosafety scanner, software per la vigilanza e il controllo degli OGM, un software in grado di calcolare, sulla base di specifici parametri, il livello di rischio di contaminazione da OGM di una certa coltura proveniente da un determinato Paese. Offre ad autorità di controllo, istituzioni, addetti del settore, strumenti e know how per favorire la pianificazione delle attività di vigilanza e la standardizzazione dei protocolli per il controllo degli OGM sul territorio italiano. Dopo la realizzazione di una prima fase di progetto, ne sarà avviata una seconda; 2) Mediabiotech, osservatorio su informazione e biotecnologie", cioè un osservatorio permanente di analisi quanti-qualitativa dell'informazione giornalistica sulle biotecnologie; 3) l'Agenzia euro-mediterranea di giornalismo scientifico "Sophia", uno strumento di informazione e approfondimento su biotecnologie e scienze della vota, rete di collegamento per ricercatori e comunicatori internazionali, dai Paesi europei a quelli del bacino Sud del Mediterraneo; 4) la diffusione della conoscenza e dei risultati della ricerca, con l'ampliamento del sito Internet della fondazione e implementazione di un portale dedicato al polo GenEticaMente. Obiettivo generale è quello di promuovere il dialogo tra scienza e società sul tema dell'innovazione biotecnologica;

la fondazione Diritti genetici guarda all'Unione europea come alla "casa comune", sulla quale occorre investire idee, professionalità e risorse. Per l'attuazione del programma di sviluppo e innovazione, la fondazione ha fatto una scelta netta di investimento, trasferendo da Roma a Bruxelles la propria direzione scientifica;

considerato infine che, come detto, tra i punti centrali del progetto vi è la partecipazione alla ricerca scientifica e che il protocollo è stato il risultato di un tavolo interministeriale coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e durato circa sei mesi, durante i quali i Capi di Gabinetto dei Ministeri e i dirigenti della Presidenza hanno valutato le azioni progettuali e verificato le modalità d'attuazione, in un processo di selezione e verifica condotto secondo i parametri europei,

si chiede di sapere:

chi abbia partecipato a livello nazionale alla valutazione del progetto presentato dalla fondazione Diritti genetici e se siano stati coinvolti anche esperti di altri Paesi;

quali siano i termini del protocollo di intesa tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la fondazione Diritti genetici per la creazione di GenEticaMente, ivi comprese eventuali clausole relative alla valutazione dei risultati delle ricerche portate avanti dal nuovo "polo";

in base a quali evidenze scientifiche si sia dato un finanziamento prioritario a determinati progetti rispetto ad altri;

quale sia il dettaglio dei finanziamenti a fronte dei progetti presentati.