Atto n. 4-04395

Pubblicato il 19 gennaio 2011
Seduta n. 488

PINZGER - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

dal 1° gennaio 2011, si stanno verificando notevoli problemi con il nuovo sistema Excise movement and control system (EMCS) della dogana nazionale per le movimentazioni, in regime sospensivo dei prodotti sottoposti ad accisa (vino, birra e alcolici), in ambito comunitario;

secondo il processo ordinario lo speditore invia, non prima di sette giorni antecedenti alla data di spedizione dei prodotti soggetti ad accisa, al sistema informatizzato dell'Agenzia delle dogane il messaggio "Bozza di documento amministrativo elettronico" conforme ai requisiti figuranti nell'allegato I, Tabella 1, del regolamento (CE) n. 684 del 2009. Il sistema informatizzato effettua una verifica dei dati contenuti nel messaggio trasmesso: se i dati inseriti sono validi conferma l'avvenuta registrazione della bozza di documento amministrativo elettronico, assegnando alla movimentazione un codice univoco di riferimento amministrativo - ARC - ed invia contestualmente a chi spedisce il messaggio "Documento amministrativo elettronico". Il destinatario riceve, per il tramite del sistema informatizzato dello Stato membro di destinazione, il medesimo messaggio "Documento amministrativo elettronico";

a causa di malfunzionamenti del sistema telematico doganale succede che: a) il sistema si blocca in continuazione e questo comporta che non possono essere rilasciati i documenti necessari; b) la pagina web della dogana spesso non permette il download dei dati necessari; c) i TIR devono subire tempi di attesa lunghi per l'ottenimento dei documenti necessari; d) i destinatari non ricevono i documenti doganali in tramite canale telematico e di conseguenza, ad esempio in Inghilterra, i TIR non possono scaricare la merce; e) le partite Iva dei clienti spesso non vengono accettate dalla dogana italiana. Inoltre, le caselle italiane non sono state attualizzate con quelle europee e di conseguenza non possono essere rilasciati i documenti;

proprio in considerazione di tale situazione non è possibile seguire il processo ordinario in tempi brevi e gli operatori spedizionieri lamentano un aumento dei costi di gestione e del personale, in quanto hanno bisogno di più persone per la mole di lavoro da svolgere;

molte imprese italiane colpite da tale disagio lamentano la perdita di clienti e gli stessi uffici doganali di Bolzano e Trento non sanno come uscirne e si scusano per gli inconvenienti;

probabilmente la dogana italiana non è stata preparata sufficientemente per affrontare questo cambiamento e ciò causa un danno di immagine notevole nei confronti dei partner destinatari europei, dove evidentemente tali problemi non sussistono;

nei primi giorni del 2011, a causa delle festività, non tutte le imprese italiane avevano ripreso a lavorare, il call center di assistenza ha ricevuto giornalmente tra 1.000 e 2.000 segnalazioni. Sussiste inoltre una serie di problematiche specifiche nell'implementazione del sistema EMCS;

i riferimenti normativi del nuovo sistema di circolazione hanno trovato una collocazione solo di recente nell'articolo 6 del testo unico delle accise (di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995) che è stato modificato dal decreto legislativo n. 48 del 2010, emanato in recepimento della direttiva 2008/118/CE. La disciplina subordina il regime sospensivo all'emissione dell'e-AL), il documento elettronico sostitutivo del DAA (documento amministrativo di accompagnamento), che deve essere presentato dallo speditore alle autorità dello Stato europeo di partenza, mediante il sistema informatizzato "limcs". Le autorità, effettuati i controlli, attribuiscono al documento un codice unico di riferimento amministrativo (Arc), valido in tutta la Comunità,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda intervenire al fine di porre in essere le misure necessarie per arrivare a una soluzione della questione esposta.