Atto n. 4-04360

Pubblicato il 18 gennaio 2011
Seduta n. 486

SBARBATI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

la Guardia di finanza di Pesaro, a seguito di una verifica, ha contestato alla società Croce Italia Marche Srl la mancata applicazione dell'IVA relativa alle fatture emesse per i trasporti effettuati su disposizioni di alcuni enti;

la Società, con sede a Pesaro, è capofila di un'associazione temporanea di imprese, appaltatrice del servizio trasporti malati ed infermi con autoambulanza, assegnato dalla Azienda sanitaria unica regionale Marche: zone territoriali 1, 2 e 3 e dall'Azienda ospedaliera San Salvatore di Pesaro;

le fatture contestate sono state emesse in ottemperanza dell'art. 10, comma 15, del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 che, nella fattispecie, stabilisce l'esenzione da IVA per tale tipologia di trasporto;

l'Agenzia delle entrate di Pesaro ha provveduto a notificare alle aziende interessate dalla verifica della Guardia di finanza regolare accertamento facendo proprie le motivazioni della verifica;

gli accertamenti di cui sopra non tengono conto delle modalità del trasporto e dell'uso dei mezzi all'uopo equipaggiati, disconoscendo la risoluzione 16 giugno 2006, n. 83, della Direzione centrale normativa e contenzioso dell'Agenzia delle entrate;

questa situazione, ove confermata e protratta, recherebbe enorme vantaggio alle imprese appaltatrici destinate a recuperare l'IVA corrisposta sugli acquisti avvalendosi di un pro-rata molto più consistente sotto il profilo percentuale e contestualmente notevole aggravio di spesa da parte delle Aziende sanitarie e/o ospedaliere, organi del Servizio sanitario nazionale, che hanno disposto il servizio di trasporto malati ed infermi;

tale interpretazione che non trova riscontro in altre regioni d'Italia costituisce un'inspiegabile discriminazione e una pesante penalizzazione finanziaria della Regione Marche che si trova a dover corrispondere un'imposta sul servizio trasporti malati ed infermi il cui ammontare rende più oneroso il costo del servizio con conseguente sottrazione di risorse finanziarie da destinare all'erogazione di altri servizi sanitari,

si chiede di conoscere:

se il Ministro in indirizzo non ravvisi nella procedura una discriminazione palese della Regione Marche rispetto alle altre Regioni;

se non ritenga che tale provvedimento produca un'ingiustificata e illegittima sottrazione di risorse finanziarie che la Regione Marche potrebbe più proficuamente destinare all'erogazione di altri servizi sanitari;

se non ritenga di intervenire con urgenza sul richiamato provvedimento al fine di consentire il rispetto della normativa vigente.