Atto n. 3-01834

Pubblicato il 22 dicembre 2010
Seduta n. 481

MASCITELLI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

l'Università de L'Aquila, in occasione del rinnovo del suo Consiglio di amministrazione, con nota n. 30125 del 17 settembre 2010, ha richiesto al Ministero dell'istruzione, università e ricerca di non indicare un membro appartenente ai ruoli del personale dell'ateneo aquilano quale suo rappresentante in seno al Consiglio di amministrazione;

in attuazione del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132, il Ministero, ignorando la suddetta richiesta, ha confermato quale suo rappresentante, in data 23 novembre 2010, l'ordinario di igiene generale e applicata dell'Università de L'Aquila, con rapporto di lavoro a tempo definito e con attività imprenditoriali nel settore della sanità privata a Roma;

lo stesso nell'anno 2009, ha sporto denuncia contro il rettore dell'Università per il reato di concussione: nel relativo procedimento il pubblico ministero della Procura di Roma ha già fatto richiesta di archiviazione, rilevando l'inconsistenza delle accuse;

il rettore ha sporto alla Procura della Repubblica de L'Aquila e alla Procura della Corte dei conti denuncia-querela nei confronti del suddetto professore ordinario che, nel suo ruolo di Direttore del Centro interdipartimentale di epidemiologia e programmazione sanitaria, aveva leso l'immagine dell'ateneo aquilano, autorizzando il pagamento di fattura per acquisto libri a società svolgente attività di consulenza, utilizzando impropriamente e senza previa autorizzazione lo stemma e la denominazione dell'ateneo aquilano nei libri acquistati, plagiando e contraffacendo il contenuto di tali libri;

considerato che:

l'indicazione del suddetto professore ordinario modifica sostanzialmente la composizione del consiglio di amministrazione; l'art. 14 dello statuto configura un'equilibrata rappresentanza delle diverse componenti dell'ateneo medesimo (2 professori di I fascia, 2 professori di II fascia, 2 ricercatori, 5 studenti, 2 rappresentanti del personale tecnico-amministrativo);

la richiesta dell'Università era motivata anche dal fatto che il professore in questione, nel corso del precedente mandato quale rappresentante del Ministero in seno al Consiglio di amministrazione, si era contraddistinto per una ostinata e pregiudiziale "opposizione" all'attuale governance dell'ateneo, come risulta anche da numerosi articoli di stampa (si veda "Il Messaggero", cronaca de L'Aquila, del 24 settembre 2010);

la designazione si prefigura peraltro come palesemente incompatibile per le posizioni pregiudizialmente ostili manifestate dallo stesso professore nei confronti del rettore, fino al punto da presentare la denuncia, giudicata infondata dal pubblico ministero;

il Ministero non ha tenuto in alcun conto la doverosa denuncia-querela del rettore, che configura una posizione di conflitto di interessi in grado di inficiare l'indipendenza e la trasparenza di giudizio del professore ordinario in questione, a maggior ragione necessarie proprio in forza della funzione di controllo connessa al ruolo di rappresentante del Governo nel Consiglio di amministrazione,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda riconsiderare la decisione assunta di riconfermare quale suo rappresentante in seno al Consiglio di amministrazione dell'Università de L'Aquila il richiamato professore ordinario;

se non ritenga opportuno revocare tale decisione, procedendo alla nomina di altro rappresentante del Ministero, al fine di tutelare il buon andamento dei lavori del Consiglio di amministrazione, oltre a garantire l'effettiva, corretta e concreta applicazione del principio dell'autonomia riconosciuto alle istituzioni di alta cultura, alle università ed alle accademie dalla Costituzione repubblicana.