Pubblicato il 8 febbraio 2002
Seduta n. 118
FALCIER, TREDESE, SAMBIN, ARCHIUTTI, DE RIGO, CARRARA, FAVARO, COSTA, PASINATO. - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno. -
Premesso che:
alla vigilia di Natale e di Capodanno un consistente numero di giovani messi comunali è stato inviato nel territorio comunale di Portogruaro Venezia al fine di fare visita a molte famiglie, non per portare voti augurali, ma, fra lo stupore, lo sconcerto e la preoccupazione, recapitare migliaia di cartelle per tributi non pagati, sanzioni amministrative, interessi di mora, con l’ammonimento che, in caso di inadempienza, si sarebbe dato corso alla procedura per la riscossione coatta;
dopo un primo momento di «sbandamento» è emersa la sensazione che il fatto non era dovuto a ritardi ed inadempienze da parte dei contribuenti, ma ad una specie di dilettantismo tale da sfociare in forme di vero e proprio abuso del mandato dato agli amministratori da parte dei cittadini;
risulterebbe che le cartelle in questione siano, inoltre, non regolarmente notificate, tant’è che difficilmente l’Ente sarà in grado di provare se e quali atti siano stati notificati;
tale «furia impositiva» deriverebbe dal tentativo di evitare la prescrizione dell’imposta;
accertato che:
trattasi soprattutto di periodi di imposta 1995 e quindi probabilmente già prescritta;
proprio e solo per tentare di evitare la prescrizione si sono attuate procedure affrettate, utilizzando dati presumibilmente non controllati e non fondati,
gli interroganti chiedono di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano di intervenire, nelle forme e nei modi che riterranno più opportuni, per:
tutelare i cittadini dal tentativo vessatorio di pretendere il pagamento dell’imposta 1995;
far accertare che ogni avviso esponga con chiarezza tutti i dati relativa all’imposta, alle sanzioni e agli interessi, per permettere ad ogni contribuente di verificare le motivazioni e le entità della pretesa del Comune;
far applicare l’articolo 11, ultimo periodo, del decreto legislativo 504/99 che prevede «... nessun interesse e sanzione fino alla comunicazione della rendita catastale»;
verificare infine, la regolarità degli avvisi di cui agli anni 1996 e seguenti per evitare contenziosi che vedrebbero probabilmente soccombere il Comune con spese ed ulteriori oneri a carico dell’intera comunità.