Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01436
Azioni disponibili
Atto n. 4-01436
Pubblicato il 13 febbraio 2002
Seduta n. 120
RIPAMONTI. - Ai Ministri delle attività produttive e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso:
che la Multinazionale Alcan Inc. dopo la fusione con la società svizzera AlGroup starebbe per avviare una ristrutturazione del piano aziendale comportante una riduzione drastica del personale: 2000 i posti di lavoro a rischio in Europa, 500 licenziamenti riguarderebbero l’Italia di cui ben 200 nel solo stabilimento metallurgico di Fizzonasco (Milano); nello stabilimento di Fizzonasco sarebbe stata recentemente portata a termine la realizzazione di un nuovo edificio per la lavorazione del metallo, un investimento di alcuni miliardi che avrebbe dovuto produrre nuovi posti di lavoro e che invece vede l’azienda intenzionata alla cessazione di produzione dei dischi di alluminio (fondi delle pentole) e al conseguente ridimensionamento drastico delle unità produttive; in prospettiva la scelta di chiudere, dismettere o ridimensionare certe attività non risulterebbe una garanzia del mantenimento e dello sviluppo delle attività industriali che continuerebbero a sussistere anche in seguito all’operazione proposta dal piano aziendale, ma appare come la fine di un percorso posto su di un piano inclinato, difficilmente recuperabile, che preluderebbe alla definitiva scomparsa della presenza del gruppo Alcan in Italia; con l’attuazione di questo piano di riorganizzazione si perderebbero inoltre ingenti risorse umane, professionalmente competenti e difficilmente sostituibili; per la forte rilevanza sociale e locale la vicenda è stata affrontata dal Consiglio Comunale di Pieve Emanuele che con Opera, Locate e Rozzano è uno dei centri in cui vivono la maggior parte dei 200 lavoratori che attualmente rischiano il posto di lavoro; ancora una volta una azienda del sud milanese è in crisi dopo la fusione con una multinazionale; è già in corso infatti lo smantellamento della Saiwa di Locate Triulzi che entro il 2003 chiuderà lasciando senza lavoro oltre 150 dipendenti, si chiede di sapere: quali siano le reali intenzioni, a seguito della fusione con la svizzera AlGroup, della Multinazionale Alcan Inc riguardo al futuro dello stabilimento di Fizzonasco; se non si ritenga di dover intervenire al fine di promuovere un confronto con le parti in merito ai progetti futuri della società salvaguardando i principi della trasparenza e della correttezza delle relazioni tra le parti ed esplicitare con chiarezza quali siano le modalità di questa fase definita di riorganizzazione e quali le garanzie per il futuro occupazionale dei dipendenti della Alcan; se non si ritenga che la trattativa dovrebbe inoltre essere sviluppata a livello europeo per le conseguenze e la riorganizzazione di alcuni processi produttivi, a livello nazionale per le prospettive industriali del gruppo, la sua riorganizzazione e gli strumenti da adottare ed a livello aziendale verificando le problematiche e le conseguenze sull’assetto produttivo e occupazionale;
come si intenda operare per garantire regole certe nei processi di internazionalizzazione delle imprese, per evitare che il ruolo e la presenza delle multinazionali nel nostro Paese appaia come utilizzo di un «territorio libero» dove poter fare e disfare a proprio piacimento.