Pubblicato il 14 dicembre 2010
Seduta n. 473
GASBARRI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
negli ultimi anni il personale dei Vigili del fuoco si è sempre distinto per il valore del lavoro svolto, anche in contesti di estremo pericolo, per la messa in sicurezza delle zone colpite da calamità naturali;
alle prestazioni svolte nei casi di calamità, che hanno visto il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco fortemente impegnato nell'aiuto delle popolazioni colpite, non sempre ha fatto seguito la puntuale corresponsione dell'intera retribuzione dovuta, comprensiva delle competenze salariali accessorie;
ad oggi non sono state ancora pagate le ore di straordinario per le emergenze affrontate nel 2009, quali il terremoto de L'Aquila e l'alluvione in Sicilia;
le difficoltà nel pagamento integrale delle retribuzioni e il ritardo nell'ottenimento delle stesse da parte del personale, per le prestazioni svolte nei casi di calamità, dipende fortemente anche dalle attuali procedure che prevedono uno stanziamento di risorse economiche messo a disposizione dei Commissari straordinari per le emergenze a copertura anche delle prestazioni rese dal Corpo, ma che vista l'esiguità delle risorse complessive e gli ordini di priorità di spesa definiti dagli stessi Commissari risulta essere spesso insufficiente per il pagamento delle indennità e quindi del lavoro svolto dai Vigili del fuoco;
spetta al Ministero in indirizzo il pagamento del lavoro al quale i dipendenti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco sono stati comandati, non dovendo rilevare gli eventuali ritardi nei versamenti da parte di terzi allo stesso Ministero;
le attuali procedure risultano pertanto essere del tutto inadeguate ad una celere corresponsione delle indennità al personale a tal punto che il debito per le prestazioni rese e mai pagate ammonta a 20 milioni di euro;
la risposta per ovviare alla lentezza delle suddette procedure potrebbe essere rappresentata dall'istituzione di un fondo unico per le emergenze adeguato a far fronte ai pagamenti del personale del Corpo;
premesso inoltre che:
le risorse finanziare stanziate in questi anni non solo risultano insufficienti per la gestione dell'ordinaria amministrazione, ma sono state oggetto di pesanti tagli;
le assunzioni procedono a rilento e non coprono il turnover con tempistiche adeguate, determinando una carenza di personale che non verrà adeguatamente compensata dall'inserimento in organico dei futuri vincitori dei posti messi a concorso anche per prossimi anni;
il settore del volontariato, che richiede un adeguato coordinamento, deve essere concepito come integrativo e non sostitutivo del personale in pianta stabile;
è tempo di riorganizzare il Corpo prevedendo un nuovo modello gestionale che lo renda maggiormente efficace, efficiente e sempre pronto a garantire la sicurezza dei cittadini: modello caratterizzato da un necessario snellimento degli apparati burocratici, da un forte decentramento delle risorse e delle funzioni, dall'individuazione di chiare responsabilità e competenze di gestione e di comando a tutti i livelli (centrale, regionale, provinciale), che pertanto devono essere dirette da figure connotate da comprovata professionalità, anche tecnica, e da grande esperienza;
occorre, altresì, dare maggiore centralità al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nel sistema della prevenzione e del soccorso anche nell'ambito della protezione civile,
si chiede di sapere:
quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare a tutela dei lavoratori del Corpo e del relativo diritto a ricevere integralmente e senza ritardo l'intero ammontare delle loro spettanze;
se non ritenga opportuno istituire un adeguato fondo unico per le emergenze per far fronte in modo puntuale ai pagamenti del personale;
quali iniziative intenda assumere per affrontare in modo adeguato il problema del sottodimensionamento della pianta organica, dell'esiguità dei posti messi a concorso - anche in relazione alla qualifica di caposquadra e caporeparto - e del personale precario;
quali siano le considerazioni in relazione all'auspicata riorganizzazione del Corpo e quali eventuali iniziative intenda assumere al fine di definire un nuovo assetto organizzativo e gestionale dello stesso;
quali iniziative intenda assumere al fine di attivare opportune sedi negoziali, che vedano la partecipazione di tutti i soggetti interessati, compresi la dirigenza tecnica e le organizzazioni sindacali, al fine di individuare una soluzione il più possibile condivisa alle problematiche sopra evidenziate.