Atto n. 4-04196

Pubblicato il 6 dicembre 2010
Seduta n. 468

FLERES - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

secondo quanto riportato dal sito Internet "Eco di Sicilia", dalla radio televisione "Tele90", dal sito Internet "Newz.it", dal settimanale indipendente "La Gazzetta Jonica", dal quotidiano on line "Mediterraneonline.it" e altri in data 18 novembre 2010, il signor Mainardi, 77enne, pensionato, è stato arrestato il 17 novembre 2010 perché accusato dei reati di cui agli articoli 495 (falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri) e 99 (recidiva) del codice penale;

il signor Mainardi è stato ricoverato nel 2007 per ictus cerebrale e diabete mellito di tipo 2; nel 2008 è stato ricoverato per un altro ictus cerebrale ischemico con una lieve forma di emiparesi e nuovamente per una forma di diabete mellito di tipo 2; a febbraio 2010 è stato nuovamente ricoverato per un nuovo ictus collegato ad un'ulcera duodenale e di nuovo diabete mellito di tipo 2. Il signor Mainardi ha difficoltà nella deambulazione, il che, insieme alle malattie legate anche ai suoi 77 anni ed ai frequenti ictus, lo costringe ad assumere farmaci con cadenza giornaliera regolare;

presentandosi presso l'abitazione del signor Mainardi, stando a quanto riportano i quotidiani, i Carabinieri della Stazione di Taormina (Messina) lo hanno arrestato in esecuzione di un provvedimento emesso dall'Autorità Giudiziaria di Messina, recludendolo nella Casa circondariale di Messina Gazzi;

nonostante l'età avanzata ed il precario stato di salute, il signor Mainardi è stato incarcerato con una pena di 3 mesi in un carcere che soffre di gravi carenze dal punto di vista strutturale, funzionale, igienico e sanitario;

all'interrogante risulta che: il carcere di Messina Gazzi avrebbe un sottorganico di 149 agenti di Polizia penitenziaria; soffre di grave sovraffollato al punto che i singoli detenuti non godono dei 7 metri quadrati di spazio stabiliti dal Consiglio d'Europa e, in molti casi, nemmeno di 3 metri quadrati; le celle sono provviste di doccia (nei 12 metri quadrati in cui sono stanziati anche 6 detenuti) ed hanno la porta blindata piena per metà e il retino della finestra particolarmente spesso: la circolazione dell'aria e l'illuminazione sono assai limitate e alcuni detenuti riferiscono di aver avuto un netto abbassamento della vista; l'acqua è fredda anche in inverno; a causa dell'umidità e della muffa, i muri sono scrostati e il tetto cade a pezzi; tutto è marcio e un ambiente talmente insalubre è difficilmente immaginabile; impressionano il degrado, la sporcizia e l'assenza delle più elementari norme igieniche; il wc è a vista, con evidente lesione della privacy; la permanenza in cella arriva anche a 22 ore al giorno; tutti i detenuti lamentano la carenza di assistenza sanitaria; il medico del Sert, riferiscono i detenuti, si reca nel reparto solo una volta ogni tre mesi,

l'interrogante chiede di sapere:

di quali informazioni disponga il Ministro in indirizzo in merito alla vicenda descritta in premessa;

se risulti che attualmente, nell'ambito della Casa circondariale di Messina Gazzi, venga assicurato al detenuto un adeguato supporto medico e farmaceutico;

se risulti che al signor Mainardi venga garantito il rispetto dei diritti inviolabili, considerata la gravità delle sue condizioni di salute.