Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01003
Azioni disponibili
Atto n. 4-01003
Pubblicato il 29 novembre 2001
Seduta n. 82
MORO. - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso:
che dal 1º novembre gli esaminatori e gli operatori tecnici della motorizzazione civile della provincia di Udine hanno deciso di recarsi sui luoghi di missione esclusivamente con i mezzi di trasporto pubblico per i quali valga la tessera DGMT e di non svolgere esami ed operazioni tecniche in orario straordinario; che tali decisioni sono scaturite dall’inaccettabile ritardo (più di dieci mesi) nella corresponsione dei rimborsi delle spese già sostenute nell’espletamento delle loro funzioni fuori sede; che in pratica con siffatta decisione si determina la paralisi delle attività cui sono preposti tenuto conto della vastità del territorio di competenza e altresì della scarsità dei collegamenti con mezzi pubblici esistenti; che nel caso degli esaminatori gli importi da rimborsare sono quelli già anticipati dalle autoscuole che al momento della richiesta devono esibire la ricevuta dell’avvenuto pagamento; che le azioni intraprese determinano nell’utenza gravissime ripercussioni non tanto per coloro che risiedono nel capoluogo ma per quanti abitano in periferia con necessità di trasferte anche oltre i 100 chilometri senza dire delle ulteriori difficoltà dovute al fatto di sostenere gli esami in luoghi completamente diversi da quelli ove hanno appreso le tecniche di guida, l’interrogante chiede di sapere: se i ritardi così consistenti nel pagamento delle spettanze agli esaminatori ed agli operatori tecnici della Motorizzazione civile di Udine riguardi soltanto la provincia di Udine e se invece siano estesi anche ad altre realtà;
quali siano i motivi per cui, a fronte di un pagamento anticipato da parte delle aziende, non si possa far luogo al pagamento delle spettanze con tempi che siano compatibili con normali operazioni di cassa tenuto conto delle procedure di informatizzazione; quali siano le cause che ultimamente hanno determinato ritardi nell’erogazione di oltre dieci mesi; se non sia possibile ricercare altre soluzioni che permettano il regolare svolgimento delle attività in modo da interrompere le azioni in vigore dal 1º novembre 2001.
(4-01003)