Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01571

Atto n. 4-01571

Pubblicato il 26 febbraio 2002
Seduta n. 130

BEDIN. - Al Ministro della salute. -

Premesso:

            che la figura professionale dell’ottico optometrista non è ancora espressamente riconosciuta dall’ordinamento giuridico italiano, in quanto la legge vigente risale al 1928, mentre in altri paesi europei tale figura è già riconosciuta;

            che esiste una diatriba tra medici oculisti e ottici optometristi circa i confini di legittimità dell’operato dell’ottico optometrista, su cui è stata chiamata più volte a esprimersi la magistratura;

            che la questione riguarda in Italia circa diecimila piccole e medie imprese, all’interno delle quali operano circa quattromila optometristi, formati in scuole sorte con provvedimenti degli Enti regionali, i quali si trovano svantaggiati rispetto ai colleghi europei la cui professione è da tempo regolamentata secondo le attribuzioni che le competono;

            che per adeguare la legislazione tecnica alla realtà europea il Ministero della sanità, ora della salute, ha elaborato uno schema di decreto ministeriale nel quale si riconosceva la figura dell’ottico optometrista, professionista con preparazione universitaria, e si delineava un profilo professionale adeguato ai tempi;

            che, inviato il predetto schema di decreto al Consiglio superiore di sanità per il parere tecnico (obbligatorio ma non vincolante), la Commissione nominata all’interno del Consiglio superiore di sanità, Sezione seconda – relatore un medico oculista – ha provveduto a un rifacimento integrale del testo legislativo predisposto dal Ministero, nel quale non solo la figura dell’ottico optometrista non veniva riconosciuta, ma addirittura venivano tolte all’ottico alcune delle prerogative presenti nella legge del 1928;

            che gli interventi della Commissione del Consiglio superiore di sanità sono identici ai suggerimenti formulati dal SOI-AMOI, associazione di medici oculisti, in una lettera invita allo stesso Consiglio superiore di sanità,

        si chiede di sapere:

            se il Ministro in indirizzo intenda accogliere il parere del Consiglio superiore di sanità;

            come intenda procedere per giungere ad un riconoscimento giuridico dell’ottico optometrista.