Atto n. 4-01673

Pubblicato il 12 marzo 2002
Seduta n. 134

MALABARBA. - Ai Ministri dell'interno, dell'ambiente e della tutela del territorio e delle attività produttive. -

Premesso che:

            nel territorio del Comune di Novate Mezzola (Sondrio) nel 1961 si insediava una acciaieria Falck, che chiudeva i battenti nel 1991. Nei trent’anni l’impianto produceva un inquinamento da cromo esavalente nel territorio circostante della Valchiavenna: la fabbrica versava migliaia di tonnellate di scorie contenenti il cromo direttamente sul terreno poco lontano nel territorio di un comune confinante (Samolaco). Oggi quelle scorie assommano a migliaia di tonnellate: sotto il corpo della discarica scorre la falda acquifera in cui periodicamente si scioglie il cromo;

            la Regione Lombardia approvava l’8 agosto 2001 un progetto di bonifica contrattato dagli enti locali e dalla regione con la Novamet (attuale proprietaria dell’area), che non prevedeva la bonifica dell’area (cioè l’asportazione delle scorie) ma solo la messa in sicurezza, e comunque nessun provvedimento che almeno impermeabilizzi il fondo della discarica impedendo al cromo di sciogliersi nella falda;

            nel territorio di Novate esiste una valle alpina, molto conosciuta e pressoché intatta, che possiede enormi giacimenti naturali di granito da sfruttare a costo zero: quel granito è il materiale ideale per realizzare un particolare tipo di ghiaia (il «ballast») che serve per le massicciate delle linee dell’alta velocità: un affare da centinaia e centinaia di miliardi. Per arrivare al granito le aziende cavatrici del luogo sono riusciti a far approvare il progetto di una strada camionabile che salga in questa valle per il trasporto del materiale con l’impatto ambientale immaginabile;

            il legame con la Falck è il seguente: gli impianti di frantumazione del granito per creare la ghiaia potrebbero essere installati nella ex area industriale e comunque la vecchia fabbrica era dotata di uno scalo ferroviario che servirebbe per inviare la ghiaia;

            in gennaio si è costituito un comitato popolare per rimettere in discussione il decreto regionale di bonifica e i progetti di riutilizzo dell’area ex-industriale con una petizione che viene sottoposta ai cittadini;

            due consiglieri comunali Maurizio Agustoni e Mariuccia Copes, consiglieri del Comune di Novate Mezzola, a novembre 2001 escono dalla maggioranza;

            ai due consiglieri comunali Maurizio Agustoni e Mariuccia Copes la mattina dell’11 febbraio 2002 è stata recapitata davanti l’ufficio del consigliere comunale Maurizio Agustoni una busta contenente due bossoli di pistola, uno per Agustoni e l’altro per Mariuccia Copes,

        si chiede di sapere:

            se i Ministri in indirizzo non ritengano di intervenire per tutelare le libertà politiche e l’agibilità per i consiglieri comunali Maurizio Agustoni e Mariuccia Copes,

            se non ritengano di intervenire presso l’Amministrazione Comunale di Novate Mezzola per accertare la «congruità» dei progetti di riuso e di bonifica per le aree del territorio sopracitato;

            quali provvedimenti intendano intraprendere per accertare che non vi siano infiltrazioni di organizzazioni criminali nell’attività economiche riguardanti le attività di bonifica ed estrattiva, sviluppatesi in questi anni nella zona;

            se non ritengano di avviare un’indagine per accertare un eventuale inquinamento delle falde acquifere.