Atto n. 4-03938

Pubblicato il 26 ottobre 2010
Seduta n. 445

FIRRARELLO - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:

l'istituto regionale siciliano "Fernando Santi", ente gestore di corsi di formazione professionale, con D.I. 307/V/99 del 5 ottobre 1999, nell'ambito dell'avviso n. 3/98, ha avuto approvato ed è stato ammesso a finanziamento dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per un importo di 779.210.000 lire in ordine al progetto per "Assistente domiciliare agli anziani", da realizzare nella circoscrizione consolare di La Plata in Argentina;

a conclusione delle attività progettuali, l'ente nel mese di giugno 2002, in ottemperanza alle disposizioni previste dall'art. 7 dell'atto di concessione di contributo, ha presentato al Consolato generale d'Italia a La Plata il rendiconto delle spese sostenute corredato dagli originali dei documenti giustificativi delle spese, per la rituale verifica amministrativo-contabile, le cui risultanze, insieme al carteggio giustificativo, sarebbe dovuto pervenire al Ministero, a cura dello stesso Consolato;

in considerazione del rallentamento della definizione della revisione contabile, l'istituto Santi, con diverse note, ha più volte sollecitato il Consolato generale d'Italia a La Plata ed il Ministero del lavoro per esaminare il verbale contenente le risultanze finali della verifica amministrativo-contabile, come previsto dal "Vademecum ad uso degli Enti gestori e degli organi di controllo";

in data 17 luglio 2008, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, organo deputato ad emettere la decisione finale, ha comunicato all'ente di avere affidato, ad un proprio funzionario, l'esame della documentazione del progetto, delle note del Consolato e delle controdeduzioni presentate dall'ente, per pervenire alla chiusura definitiva di tale questione, assicurando, altresì, al Presidente dell'ente che sarebbe stato avvertito, in tempo utile, in caso di incontro con il funzionario incaricato, per chiarimenti o qualsiasi altra necessità;

la Direzione generale per le politiche per l'orientamento e la formazione del Ministero, rendendosi protagonista di un pregiudizievole errore, ha ritenuto di dover esaminare soltanto le voci di spesa contestate dal Consolato generale d'Italia a La Plata, valutando come non ammissibili quelle non contestate, negando persino il diritto dell'ente di poter eseguire, in contraddittorio, l'importante verifica amministrativo-contabile, al fine di poter sostenere la correttezza delle voci di spesa rendicontate, pari a complessive 708.993.284 lire (oggi 366.164 euro) di cui al prospetto riepilogativo, redatto in conformità alle disposizioni vigenti;

a fronte dell'evidente e grave errore in danno dell'istituto, determinato anche dal non condivisibile modus procedendi, il Ministero del lavoro ha espresso una viziata e contestata "decisione definitiva", con la quale ha richiesto la restituzione dell'importo di 228.913,79 euro (pari a 443.238.909 lire) in forza di spese riconosciute non ammissibili, per un totale di 281.679.284 lire e che a nulla sono valse le reiterate richieste di riesame in contradditorio della verifica amministrativo-contabile, acquisendo anche gli originali dei documenti giustificativi delle spese rendicontate, depositati ed ancora oggi in possesso del Consolato generale d'Italia a La Plata, che corrispondono a 708.993.284 lire anziché a 461.898.525 lire.

la condotta della pubblica amministrazione non risulta per nulla ispirata ai consolidati principi di trasparenza e buon andamento, anche in considerazione del fatto che non è stata debitamente valutata l'ulteriore documentazione estesa dall'ente, finalizzata alla regolarizzazione di alcune carenze formali;

nella vicenda si possono intravedere, per un verso, omissioni od abusi del tutto ingiustificati a carico dell'organo controllante mentre, per altro verso, una sostanziale appropriazione indebita a carico dell'Ente controllato che, evidentemente, non potrebbe che risponderne penalmente nel caso in cui la somma rendicontata e agli atti del Consolato corrisponda a 461.898.525 lire, avendo ricevuto acconti per complessive 623.368.000 lire,

l'interrogante chiede di conoscere se il Ministro in indirizzo ritenga necessario adottare le iniziative del caso per chiarire i termini della vicenda, anche disponendo, con urgenza, un'accurata ispezione volta ad accertare eventuali comportamenti non conformi all'azione amministrativa e/o allo scopo dichiarato dell'ente che anche in questa occasione (Argentina 2001-2002) si è impegnato a svolgere, in nome e per conto del Ministero, un'importante iniziativa in favore degli italiani all'estero, in un momento di notoria emergenza finanziaria, riuscendo a conseguire rilevanti economie di gestione che, utilizzate previa autorizzazione ministeriale, hanno dato luogo alla realizzazione di uno stage in Italia dei discenti formati in Argentina, che ha determinato lo sbocco occupazionale presso cooperative sociali operanti nella provincia di Ravenna.